Dario Corvi veleggia verso la riconferma senza liste avversarie
Il paese andrà al voto in primavera, ma non esiste al momento una squadra rivale.
In primavera ci saranno le elezioni amministrative in Aprica, essendo passati 5 anni dall’elezione in solitaria della lista del sindaco Dario Corvi. E lo scenario che si prospetta, a pochi mesi dall’appuntamento, è praticamente o stesso. La squadra di Dario Corvi ha amministrato l’ordinario e centrato degli obiettivi importanti, fra tutti, grazie anche a Regione Lombardia e impiantisti, il rifacimento ormai imminente degli impianti della Magnolta, la riqualificazione in senso più ecologico di corso Roma e i parcheggi interrati attesi da decenni sotto il campo sportivo di San Pietro. Non si può dire che questi non siano risultati importanti, anche se solo uno è già visibile. In una situazione di questo tipo, e senza una minoranza in essere, è facilissimo pronosticare che Corvi, con una squadra magari minimamente cambiata, si candiderà senza avversari anche alla prossima tornata elettorale, vincendo a mani basse. Le voci contrarie a questa amministrazione si sono col tempo quasi tutte stemperate, sia perchè impegnate a livello imprenditoriale su altri fronti, sia perchè ormai pare che la politica attiva attiri veramente sempre meno. Nel Tiranese le ultime elezioni hanno visto liste solitarie a Villa, Bianzone, Sernio, Mazzo, per citare solo alcuni esempi. I giovani se ne fregano bellamente della contesa elettorale, e i vecchi appassionati sembrano ormai aver già dato all’agone politico quello che volevano o potevano dare.
Tempi
Un po’ certo mancano quei bei contrasti di un tempo, quei mesi serrati di campagna elettorale a suon di conteggi famiglia per famiglia. Ma tant’è, i tempi sono inesorabilmente cambiati e Aprica non farà eccezione. Certo i problemi irrisolti del paese restano una montagna. La nostra campagna per l’abbattimento del più grande ecomostro delle stazioni alpine - leggasi palazzetto dello sport costruito sopra un torrente - non ha mai avuto una sola risposta, gli alberghi si contano ormai sulle dita di una mano, le attività che chiudono sono una miriade e i giovani che dopo aver studiato restano in paese per farlo crescere sono pochissimi. Niente li attrae a rimanere e questa, più sociale che altro, sarà la sfida più difficile da vincere per Corvi, proprio lui, un sindaco giovane che, sia pure a intermittenza, nel paese ha deciso di restarci. E poi c’è il problema che per molti è rilevante del decentramento verso Corteno delle più importanti novità turistiche come la pista illuminata del Baradello. Cose che non vanno a genio a tutti gli aprichesi della zona bassa. Ma ciò nonostante le carte sono in tavola, e la lista che sarà presentata al prossimo giro dovrebbe ancora essere una soltanto. Solamente l’ex sindaco Carla Cioccarelli potrebbe ritentare la sfida, non le mancano nè l’esperienza politica nè la passione, ma è troppo intelligente per mettersi in una gara dove ha il timore di poter uscire sconfitta. E un’amministrazione dopo il primo quinquennio non viene quasi mai bocciata, a meno che non abbia fatto danni irreparabili. Staremo a vedere, ma si va verso delle amministrative, nuovamente, molto noiose e senza fuochi artificiali.