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Dissesto idrogeologico Regione Lombardia investe sulla prevenzione

Prevenzione, mitigazione e gestione del rischio idrogeologico in Lombardia al centro del dibattito in Consiglio Regionale: previsti oltre 600 nuovi interventi

Dissesto idrogeologico Regione Lombardia investe sulla prevenzione
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Il dissesto idrogeologico è stato al centro del dibattito del Consiglio Regionale che si è tenuto nella mattina di martedì 27 giugno a Palazzo Pirelli. Il dibattito si è concentrato principalmente sulla necessità di investire in interventi di prevenzione e di manutenzione dei territori e dei bacini idrici, ma anche sul tema importante del consumo di suolo. La Lombardia infatti detiene il record in Italia per la percentuale di suolo consumato, il 12,1% contro il 7% della media nazionale, un dato ancora più problematico nel momento in cui, come ricordato dall'assessore regionale Comazzi in apertura: "il 44% di comuni soggetti a rischio idrogeologico elevato o molto elevato".

La proposta per la mitigazione del dissesto idrogeologico

Al termine del lungo dibattito il consiglio regionale ha approvato a maggioranza (37 a favore, 18 contrari, 2 astenuti) l’ordine del giorno sostenuto dalla maggioranza e sottoscritto da Christian Garavaglia (FdI), Alessandro Corbetta (Lega), Fabrizio Figini (Forza Italia), Giacomo Cosentino (Lombardia Ideale), Nicolas Gallizzi (Noi Moderati), Jonathan Lobati (Presidente Commissione Territorio) e Alessandro Cantoni (Presidente Commissione Ambiente). Respinti, invece, i due documenti presentati rispettivamente dalla coalizione PD-M5Stelle-Pattocivico-AVS e da Azione Italia Viva.

Il documento approvato impegna il Presidente e la Giunta regionale a proseguire nell’attuazione delle politiche e delle azioni fin qui realizzate per il contrasto al dissesto idrogeologico e a promuovere l’utilizzo del Geoportale della Lombardia quale strumento di condivisione delle informazioni territoriali e degli interventi realizzati da Regione Lombardia. Così, l'Assessore al territorio e sistemi verdi Gianluca Comazzi ha commentato il provvedimento in aula:

"Fare oggi questo dibattito, lontano dalla tragedia che ha colpito l'Emilia Romagna, lontano dall'emotività del momento, credo che dimostri ancora di più la centralità di questo tema. Il tema del territorio e degli investimenti nella sua difesa sono fondamentali per difendere le nostre comunità. Anche nei prossimi anni, lontani da contesti emergenziali sarà fondamentale continuare in questo senso, come già abbiamo fatto. Negli ultimi 5 anni, in un momento in cui nessuno parlava del dissesto idrogeologico, Regione Lombardia ha messo a terra 925milioni di euro, per interventi strutturali volti alla prevenzione di terreni a rischio di dissesto. Questa è la direzione che vogliamo continuare ad intraprendere".

Il dispositivo rilancia l’azione della Lombardia nell’ambito della Conferenza delle Regioni, al fine di condividere con il Governo specifiche proposte:

  • Implementazione di una piattaforma unica nazionale per la raccolta dei fabbisogni e la finalizzazione degli investimenti per gli interventi di difesa suolo;
  • Rafforzamento delle strutture tecniche e previsione di percorsi autorizzativi accelerati per gli interventi, anche attraverso specifiche deroghe, analoghe a quelle previste dalle ordinanze di protezione civile;
  • Sul bacino del Po: valutare la fattibilità di interventi anche in ambiti diversi da quelli interessati dal progetto di rinaturazione, finalizzati a gestire le ripercussioni sulla portata di magra del fiume, garantendo una lama d'acqua su entrambe le sponde e favorendo anche una più efficiente navigabilità;
  • Promuovere, d’intesa con le Regioni, la messa a sistema delle risorse necessarie per la realizzazione degli interventi e per la progettazione e manutenzione delle opere;
  • Sugli Enti Locali situati in aree a elevato rischio idrogeologico: si chiede il conferimento alle Regioni di risorse da destinare per potenziare la pianificazione territoriale e la pianificazione di emergenza.

"E' vero che abbiamo il più alto tasso di percentuale di suolo occupato, ma non dobbiamo dimenticare che la Lombardia ha 10 milioni di abitanti, i dati di Ispra ci dicono che la Lombardia è 15esima per il consumo di suolo pro capite. E' inoltre l'ultima per consumo di suolo addetto all'industria. Inoltre da quando abbiamo approvato la legge sul consumo di suolo fanno registrare un abbassamento delle previsioni sul consumo di suolo del 22%. Un dato in linea all'obiettivo del 25% entro il 2025 ed è in linea anche del 45% al 2030. Questa è la dimostrazione che le strategie adottate funzionano, e dobbiamo continuare in quella direzione" ha concluso Comazzi.

Dal Piano di Assetto Idrogeologico sono previsti oltre 600 nuovi interventi di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico per 632,3 milioni di cui 441,3 milioni di fondi regionali (per 564 interventi) e 191 milioni di fondi statali (per 68 interventi). Sono state attivate convenzioni con gli enti del sistema regionale per interventi e misure sul Reticolo Idrico Principale per oltre 22 milioni. A questi si aggiungono circa 32 milioni con cui sono stati finanziati oltre 400 Comuni nell’ambito del Bando Piccoli Dissesti.

La posizione delle minoranze

Il Consiglio regionale ha respinto gli altri ordini del giorno sul tema presentati dalle minoranze.

Nel documento sottoscritto dai Consiglieri PD, M5Stelle, Patto Civico e AVS, si chiedeva “un cambio di paradigma attraverso approcci nuovi e innovativi nella consapevolezza che quanto fin ora adottato non è più sufficiente per affrontare i cambiamenti in atto”. Nello specifico il documento, intendeva impegnare la Giunta a riattivare la Cabina di Regia denominata “Lombardia Sicura”, istituita nella precedente legislatura regionale per effettuare un servizio di monitoraggio, valutazione e quantificazione delle risorse economiche necessarie per gli interventi, la gestione delle risorse idriche. Il dispositivo chiedeva, inoltre, di garantire il traguardo del consumo di suolo pari a zero entro il 2030 e di destinare al contrasto del dissesto le risorse che derivano dalla monetizzazione dell’energia idroelettrica gratuita.

"Siccità e alluvioni sono due facce della stessa medaglia. Sono effetti della crisi climatica che c'è e sui quali noi dobbiamo fare una cosa molto semplice, dobbiamo cambiare approccio. Non basta più il "si è sempre fatto così", abbiamo bisogno di un approccio nuovo. Siamo tra le regioni in Italia che hanno occupato più suolo. E' necessario perseguire il traguardo dell'azzeramento del consumo di suolo netto e lavorare sul tema delle bonifiche, che ad oggi nn rendono recuperabili le aree dismesse. Il problema non è cosa fa la Regione Lombardia, ma che non è abbastanza" ha affermato il consigliere Piloni

Dopo di lui anche il capogruppo Majorino:

"Possiamo fare tanto, non tutto, ha ragione l'assessore, mi chiedo però se la Regione sta facendo abbastanza. Sul consumo di suolo non mi pare di notare un'inversione di tendenza, non c'è oggi una scelta diversa rispetto a quella assunta in questi anni. Come sta insieme la voglia di cambiare modello, per lavorare tra tutela del territorio e crisi climatica, la scelta di andare avanti con un'infrastruttura come la Pedemontana. Come perseguiamo lo stop al consumo di suolo se non investiamo in un vero programma di recupero e rigenerazione del patrimonio di nostra proprietà".

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