Elezioni regionali

Le parole d’ordine di Forza Italia: infrastrutture, Zes e semplificazione

Presentazione ufficiale per Antonella Furlini e Dario Ruttico, candidati locali.

Le parole d’ordine di Forza Italia: infrastrutture, Zes e semplificazione
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Forza Italia nella nostra Provincia vuole essere protagonista e detta anche agli alleati la sua agenda per le elezioni regionali. Lo ha fatto questa mattina, lunedì 30 gennaio 2023, a Sondrio presentando Antonella Furlini e Dario Ruttico, i due candidati locali in lista.

Le parole d’ordine di Forza Italia: infrastrutture, Zes e semplificazione

A introdurli il referente provinciale del partito, Claudio Righi. Ed è stato proprio quest’ultimo a elencare i temi caratterizzanti: dalle infrastrutture (viarie e ferroviarie) non solo in vista delle Olimpiadi, alla creazione di una Zes (Zona Economica Speciale) che faccia da contraltare alla migrazione dei lavoratori verso la Svizzera al rinnovo delle concessioni idroelettriche con compensazioni che portino da noi anche lavoro di qualità. Senza dimenticare la sanità che, in un territorio come il nostro «deve essere affrontata in maniera moderna (come l’utilizzo delle tecnologie e la telemedicina, ndr) e con una visione di medio lungo periodo».

Le priorità di Antonella Furlini

Parole, le sue, che hanno trovato riscontro in quelle pronunciate dai candidati. Antonella Furlini, attuale vice sindaco di Albaredo, ha esordito parlando della sua candidatura: «Ho accettato la proposta perché ho visto l'opportunità di mettere a disposizione quanto ho imparato in vent'anni di amministrazione. Sento un po' nei giovani, ma non solo, la mancanza di passione verso la politica. Credo che invece si debba guardare alle istituzioni locali dove non è solo parole, ma anche fatti».

Poi ha legato sanità e rinnovo delle concessioni attraverso le nuove tecnologie: «Delocalizzare alcune attività è importante per la nostra provincia. Servono però soluzioni moderne, perché il modo di agire di oggi non è più quello di dieci anni fa. E sia attraverso la telemedicina che utilizzando la delocalizzazione delle professioni verso la nostra terra può creare lavoro. E con il lavoro si crea la possibilità per i giovani di restare in Valle».

E quelle di Dario Ruttico

Da amministratore con esperienza trentennale, Ruttico ha puntato l’attenzione su una criticità che accomuna cittadini, imprese ed enti pubblici: la burocrazia spesso asfissiante. «Semplificare ed eliminare la malaburocrazia è fondamentale - ha detto - E Vale anche per le Olimpiadi: non è possibile che un ricorso al Tar blocchi un’opera per anni, così come non esiste che si debbano produrre certificazioni cartacee. Tutto ciò mette in difficoltà cittadini e aziende. Quella contro la troppa burocrazia è una battaglia per la semplificazione e la celerità nelle autorizzazioni. Si deve poter operare in modo preciso».

E visto che oggi si occupa di turismo (è presidente del Consorzio Sondrio e Valmalenco) ha aggiunto: «E’ un’attività trasversale. All'intero del turismo operano tutti: dall’albergo al negozio o al bar, dagli impianti ai maestri di sci».
Ma non sono questi gli unici temi anche se sono tutti collegati: la produzione di energia elettrica che qui «fa funzionare l’intera Lombardia e dunque deve avere ricadute magari con la Zes» alle infrastrutture che servono non solo al turismo o alle aziende, ma anche alla scuola «perché le distanze vanno colmate». Secondo Dario Ruttico è una questione di «uguaglianza» tra montagna e pianura, che si deve estendere a tutti i settori a cominciare dalla sanità. E che «deve essere alla base di ogni ragionamento».

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