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Legge regionale sul turismo: al Pirellone audizioni dei rappresentanti della provincia di Sondrio

"La nostra Provincia vuole e deve andare avanti verso uno sviluppo sempre più performante del settore turistico" commenta il consigliere regionale RImona Pedrazzi.

Legge regionale sul turismo: al Pirellone audizioni dei rappresentanti della provincia di Sondrio
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La commissione Regionale attività produttive ha audito questa mattina, 11 giugno 2021, tra altri esponenti delle province lombarde, alcuni rappresentanti della provincia di Sondrio in merito alle proposte di modifica della Legge regionale sul turismo e attrattività del territorio lombardo. In particolare sono intervenuti Marco Bonat per la Camera di Commercio si Sondrio, Roberto Galli per Federalberghi e Franco Angelini per la Provincia di Sondrio.

 

Incontro costruttivo

“Un incontro molto costruttivo- commenta il consigliere regionale della Valtellina Simona Pedrazzi, che in questi mesi ha organizzato numerosi incontri per fare sintesi sulla questione, coinvolgendo tutti i portatori di interesse presenti sul territorio.- Sono emersi spunti interessanti da cui partirà un tavolo di lavoro regionale che opererà per innovare la normativa regionale, anche per arrivare pronti e preparati per le Olimpiadi del 2026.

La nostra Provincia vuole e deve andare avanti verso uno sviluppo sempre più performante del settore turistico, seppur con le sue limitazioni dovute ovviamente alla nostre connotazioni geografiche.

I punti che sono emersi con chiarezza e che sono stati ben evidenziati oggi dagli auditi in commissione sono senza dubbio la necessità di ottenere una maggior autonomia territoriale, per potere programmare tutte le azioni necessarie a uno sviluppo turistico competitivo, seppur collaborando strettamente con Regione Lombardia.

Serve una progettualità ben coordinata importantissima soprattutto per quei territori più sofferenti, in modo da poter creare un collegamento tra i territori stessi e le loro peculiarità, intese non solo dal punto di vista enogastronomico ma anche come artigianato locale.

Un altro punto importante su cui lavorare è la ricettività delle strutture alberghiere che deve essere maggiormente competitiva e saper attrarre anche i turisti non di prossimità, adeguandosi agli standard forniti ai turisti oltre frontiera. Per questo è necessario fornire più possibilità alla formazione degli operatori, requisito indispensabile per l’accoglienza dei turisti provenienti dall’estero.

Purtroppo la pandemia ha visto letteralmente scomparire i turisti stranieri, creando serie ripercussioni economiche a tutto il comparto. Inoltre, va contrastato il fenomeno dell’abusivismo, cioè di tutte quelle strutture che offrono ospitalità attraverso vari siti, senza però avere i requisiti necessari, creando concorrenza sleale e non permettendo di tenere sotto controllo il flusso turistico.

Infine, non vanno dimenticate le necessità dei rifugisti delle “terre alte”, che non sono di fatto albergatori, ma rappresentano un mondo a sé, fondamentale per la micro economia legata al turismo”.

Serve collaborazione

“Quello che sicuramente serve - conclude Pedrazzi- è una collaborazione forte con Regione Lombardia, in grado di creare sinergie, indispensabile punto di partenza per affrontare, non solo un evento di eccezionale importanza come le Olimpiadi, ma anche per fare in modo che tutto il nostro territorio sia sempre competitivo ed efficiente”.

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