Terna

Moretti: "Occasione imperdibile e benefici per tutti, dall’Alta Valtellina fino alla Valchiavenna"

Intervista al presidente della Provincia di Sondrio e sindaco di Teglio, Elio Moretti, sul piano di razionalizzazione della rete elettrica

Moretti: "Occasione imperdibile e benefici per tutti, dall’Alta Valtellina fino alla Valchiavenna"
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Un’occasione imperdibile per il territorio: benefici per tutti, dall’Alta Valtellina fino alla Valchiavenna. Ne è convinto il presidente della Provincia di Sondrio e sindaco di Teglio, Elio Moretti, intervistato sul piano di razionalizzazione della rete elettrica, a cui ha collaborato per trovare la soluzione più efficiente e condivisa.

Moretti: "Occasione imperdibile e benefici per tutti"

Presidente Moretti, qual è lo stato dell’arte del progetto di razionalizzazione della rete elettrica in Valtellina e Valchiavenna?

"Dopo anni di interlocuzioni avviate nel 2019, riunioni, raccolta di osservazioni, analisi di fattibilità e diversi studi di alternative progettuali svolte da Terna grazie anche ai contributi del territorio, siamo arrivati a dicembre 2021 alla stesura di una proposta di progetto condiviso da Grosio fino a Villa di Tirano. A settembre 2021 abbiamo avviato anche il tavolo di concertazione per le linee che da Villa di Tirano arrivano a Piateda, che hanno visto Terna, Regione e Comuni coinvolti negli approfondimenti che porteranno alla proposta progettuale denominata Fase 2 – B".

Qual è stato il percorso sul territorio in questi anni?

"La Provincia ha un ruolo di coordinamento in quanto si tratta di un’opera di interesse sovracomunale che riguarda quindi l’intero territorio provinciale. In questi ultimi anni ci siamo concentrati in particolare sul territorio che va da Grosio a Villa di Tirano. Ai tavoli tecnici sono stati coinvolti i Comuni di Grosio, Grosotto, Mazzo di Valtellina, Tovo di Sant’Agata, Lovero, Sernio, Tirano, Villa di Tirano oltre alla Comunità Montana di Tirano. La Provincia ha coordinato i tavoli tecnici in plenaria con tutti i Comuni interessati dal progetto, e l’approccio di tutti è sempre stato propositivo: ho assisto a diversi momenti di raccolta delle osservazioni rispetto alle esigenze del territorio e il conseguente adeguamento del progetto iniziale rispetto alle proposte, a volte anche molto di dettaglio. Mi risulta, inoltre, che Terna abbia avuto anche diversi momenti di confronto con i Comuni direttamente interessati alla realizzazione delle stazioni elettriche come Mazzo, Tovo, Villa di Tirano e anche Grosio e Grosotto. Mi dicono che sia cominciata anche la fase di confronto diretto con il Comune di Piateda, attraverso diverse riunioni propedeutiche a raccogliere le esigenze del territorio che accoglierà anch’esso una importante stazione elettrica necessaria alla razionalizzazione dell’intera rete provinciale. In questi tre anni ho potuto constatare che Terna si è resa disponibile alle interlocuzioni, accogliendo il dialogo anche con il territorio e mi sembra abbia sempre dimostrato un’importante attenzione all’ambiente e al paesaggio. Basti pensare che il progetto stesso, studiato in questi anni con i referenti del territorio, è già di per sé una compensazione rispetto alla versione che risale al 2003 e che ormai risulta obsoleta, sia per sicurezza della rete che per tutela del patrimonio paesaggistico. L’obiettivo era quello di trovare il giusto compromesso tra le esigenze del territorio e quelle legate alla sicurezza della rete. Speriamo che tutto quanto il lavoro svolto sin qui sia servito a questo".

Quali ricadute ha l’intero progetto sul territorio nella sua interezza?

"Io ritengo che la razionalizzazione della rete elettrica della Valtellina e Valchiavenna sia un’occasione da non perdere. Terna ha dimostrato notevole attenzione al nostro territorio quando ha deciso di inserire nel piano di sviluppo il consistente investimento di 1,7 miliardi di euro per tutta la provincia di Sondrio, a cui si sommano gli investimenti per la sicurezza della rete in tutta la Lombardia in vista delle Olimpiadi. Rinunciare alla realizzazione della tratta Grosio - Villa di Tirano significa rinunciare al progetto nella sua interezza, da Grosio fino alla Valchiavenna, perché lo schema elettrico riguarda tutti e, se salta un 'nodo', salta tutto. Il ruolo della Provincia è solo di coordinamento e, personalmente, non posso che invitare tutti i Comuni alla riflessione, da Grosio fino alla Valchiavenna".

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