La protesta

Sondrio Civica: "Negato il confronto sulla sanità in Consiglio"

"Abbiamo assistito a interviste dove si parla di unità, di salvare la nostra sanità di montagna, ma, quando le parole devono diventare fatti, non si accetta di portare il confronto nella sede istituzionale più appropriata".

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Protestano i consiglieri di Sondrio Civica perché è stata bocciata la loro richiesta di un Consiglio comunale straordinario (LEGGI QUI LA NOTIZIA) nel quale discutere di sanità.

La protesta di Sondrio Civica

"La nostra richiesta di un consiglio comunale straordinario incentrato sulla sanità provinciale è stata bocciata richiamando il regolamento comunale - scrivono in una nota Simone Del Marco, Luca Zambon e Andrea Zoia - La richiesta è e rimane politica e ci aspettavamo una risposta politica, risposta che si è voluta evitare dietro a dei tecnicismi. E’ sufficiente la volontà di 9 consiglieri per imporre la convocazione del consiglio, la nostra richiesta era e rimane valida, aspettiamo che qualcuno sia veramente disposto ad affrontare il tema. Abbiamo assistito a interviste dove si parla di unità, di salvare la nostra sanità di montagna, ma, quando le parole devono diventare fatti, non si accetta di portare il confronto nella sede istituzionale più appropriata per le nostre competenze, ovvero il consiglio comunale. Per quanto ci riguarda crediamo che sia un dovere per il sindaco denunciare la situazione in cui si trova il nostro ospedale e l’intero assetto provinciale, in questo momento delicato, in virtù della sua presidenza nella conferenza dei sindaci. Può essere altresì un aiuto ad uscire dal politicamente corretto ed avere un mandato dal consiglio nel portare avanti delle idee concrete, riunire tutti i sindaci valtellinesi in questa missione che non riguarda un singolo nosocomio ma tutta la provincia. Le manifestazioni degli ultimi giorni e non solo dimostrano che la nostra sanità provinciale deve e dovrà essere una priorità non vendibile per motivi economici o politici. Auspichiamo quindi che tutti i consiglieri, di maggioranza o minoranza ci appoggino per poter procedere celermente ad un consiglio straordinario, il tempo stringe e non si può aspettare oltre".

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