Vaccino anti covid, il "piano Moratti" non piace a tutti
Il dibattito di oggi in Consiglio Regionale. Molte le voci critiche da parte dell'opposizione.

Sono stati numerosi gli interventi sul Piano Moratti per la vaccinazione anti Covid nella seduta di oggi, martedì 2 febbraio 2021" in Consiglio regionale. E sono stati diversi gli esponenti dell'opposizione che hanno criticato la comunicazione da parte del vice presidente della Regione e assessore al Welfare.
Il dibattito sul vaccino anti covid
Al termine dell’informativa si è svolto il dibattito con gli interventi dai diversi Gruppi. Elisabetta Strada (Lombardi Civici Europeisti) ha manifestato “apprezzamento” per l’informazione sull’anticipo dei tempi per l’accesso alla vaccinazione degli over 80 e per l’attenzione riconosciuta agli operatori sanitari. “Chiedo però - ha aggiunto- di affrontare il tema delle dosi di vaccino scongelate ma non utilizzate, per evitare di sprecarle e perderle”. Secondo Gregorio Mammì (M5S) “manca chiarezza: il covid si combatte con la prevenzione, con vaccini e tamponi. Prendiamo inoltre atto che avevamo già un covid manager e ora arriva anche un comitato guida per la governance vaccinale”. Un invito a relazionare ogni settimana in Consiglio e Commissione Sanità è stato richiesto da Niccolò Carretta (Misto) perché “solo così possiamo ripristinare un clima di dialogo e di collaborazione”. Michele Usuelli (+ Europa – Radicali) ha detto che “in questi anni la Regione è stata brava a curare malattie costose ma la medicina di base è stata messa da parte. E non dimentichiamo che siamo stati gli unici a sbagliare a inviare i dati”, mentre Gianluca Comazzi (FI) ha sottolineato come “l’intervento della Moratti è un segnale di grande rispetto verso il Consiglio regionale, che può tornare a essere protagonista. E’ un piano chiaro, con una grande struttura organizzativa. Trovo positivo coinvolgere medici di base, farmacie e i comuni. Anche questa volta la Lombardia saprà dimostrare la sua eccellenza”.
Per il Pd sono "solo parole"
Secondo Carmela Rozza (PD) “la Vice Presidente non ha aggiunto nulla di più o di diverso da quanto aveva già detto in Commissione. Per ora sono solo parole. Non c’è nulla di concreto e invece avremmo voluto conoscere come è organizzato il piano vaccinale. Manca una pianificazione e non si dice nulla di quello che si sta facendo. Sono solo rivendicazioni e desiderata. Chiedo che entro la settimana prossima sia presentata in Commissione la struttura organizzativa di tutto il piano”. Per Viviana Beccalossi (Misto) “Letizia Moratti ha fatto proposte e dato risposte. Con questa informativa all’Aula ha dimostrato un cambio di mentalità e un atteggiamento propositivo. La partecipazione di Bertolaso, che insieme alla Protezione civile e all’Assessorato alla Sanità monitorerà la distribuzione e l’efficacia dei vaccini, è una scelta che apprezziamo molto”. Il Presidente della Commissione Sanità Emanuele Monti (Lega) ha detto: “Diciamo basta a una campagna elettorale sui vaccini. In Lombardia sono state somministrate 305 mila dosi. Più di Toscana ed Emilia. Il problema va sollevato a Roma e in Europa: mancano i vaccini e non è stata fatta una valutazione tecnico scientifica per una produzione made in Italy. Il governo è assente ma ci deve ascoltare, perché la Lombardia fa correre l’Italia. Vogliamo chiarezza, trasparenza sui dati e sull’accesso ai vaccini”. Luca Del Gobbo (Noi con l’Italia) ha parlato di “comunicazione non prevista né dovuta che conferma la capacità politica e la serietà di Letizia Moratti, che dimostra di voler condividere le scelte. Siamo di fronte a un cambio di passo e a un metodo di lavoro serio e competente. Apprezzo molto la sua proposta di coinvolgere stakeholders, sindaci e la comunità di base”