Il messaggio

Finisce la scuola, il messaggio di fine anno del dirigente dell'Ufficio Scolastico Territoriale di Sondrio

Milonari si rivolge a studenti, docenti, dirigenti e personale Ata.

Finisce la scuola, il messaggio di fine anno del dirigente dell'Ufficio Scolastico Territoriale di Sondrio
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Il dirigente dell'Ufficio Scolastico Territoriale di Sondrio Fabio Molinari ha inviato messaggio un agli studenti, ai docenti, ai Dirigenti e del personale ATA della provincia di Sondrio, in occasione della fine dell'anno scolastico 2021/2022.

Finisce la scuola, il messaggio di fine anno del dirigente dell'Ust

Carissimi ragazzi, è prima di tutto a voi che mi rivolgo a conclusione dell’anno scolastico. Mi sembra passato da poco il giorno in cui vi formulavo i saluti di inizio anno scolastico, e ora siamo già alla fine! È proprio vero che tempus fugit, e spero che questo anno sia stato per voi carico di significati positivi ed indimenticabile. Lo svolgimento delle lezioni, dopo un iniziale smarrimento dovuto alla crescita delle positività in autunno e attorno alle feste natalizie, ha trovato una dimensione di normalità stabilizzandosi definitivamente nel secondo quadrimestre, definendo quindi una didattica più regolare rispetto agli anni precedenti. Finalmente siamo tornati a scuola, a svolgere le lezioni in presenza; speriamo che l’anno prossimo si possa tornare anche a vedersi in volto, per vivere anche la dimensione fisica dell’educazione in completa pienezza.

In generale, gli ultimi anni non sono stati facili per nessuno di noi, e in particolare il mondo della scuola ha subito numerose scosse a cui abbiamo tentato come possibile di porre rimedio per mantenere sempre l’ambiente scolastico un luogo sicuro e capace di essere centro creativo di pensiero per interpretare il presente, sapendolo valutare in prospettive positive che ci aiutassero a trovare una via di luce per il futuro. O meglio; questo è quello che mi piace pensare della scuola, come mi piace immaginarla e come mi piacerebbe che venga vissuta.

Continuiamo a lavorare insieme perché l’istruzione continui ad essere strumento per far fronte alle varie turbolenze a cui siamo sottoposti nel corso della vita, e perché sappia, con umiltà, fornire la capacità di scegliere consapevolmente quale direzione prendere, quando la contingenza ci obbliga a prenderne una.

Per coloro che tra di voi si stanno preparando per le prove di maturità, ritornate ad una forma più regolare, raccomando di mantenere la necessaria serenità. Ricordatevi che l’esame non non valuta la vostra persona, ma è necessario a misurare la vostra preparazione: affrontate dunque questi giorni con impegno e serietà, consapevoli del fatto che la meta è ormai vicina e si spalancano davanti a voi le porte di nuove esperienze, siano esse lavorative o universitarie.

Non posso che ringraziare anche i docenti per il lavoro svolto durante l’anno; spesso sono loro ad essere sotto il fuoco d’attacco delle istanze che ruotano attorno al mondo della scuola, e molto spesso il loro lavoro viene sottovalutato con troppa facilità. Educare è un compito gravoso che richiede impegno e pazienza non soltanto verso gli studenti e le loro esigenze, ma anche verso le famiglie. Per ultimo, ma non per importanza, vorrei ringraziare i Dirigenti scolastici, il personale ATA e in generale tutti coloro che all’interno della scuola lavorano ogni giorno per il suo funzionamento. Nel clima collaborativo che ha caratterizzato anche il presente anno scolastico, vi auguro una buona estate; recuperiamo le forze spese durante il tragitto di questa annualità per ripartire con grinta il prossimo settembre.

In chiusura, vorrei citare un estratto di un discorso che trovo molto bello e che, malgrado sia rivolto a degli studenti al termine del proprio percorso scolastico, credo possa andare bene come augurio finale per ognuno di voi. Kurt Vonnegut scrive così: "Ma tornando a mio zio Alex, che ormai è in paradiso. Una delle cose che trovava deplorevole negli esseri umani era che si rendevano conto troppo raramente della loro stessa felicità. Lui invece faceva del suo meglio per riconoscere apertamente i momenti di benessere. Capitava che d’estate ce ne stessimo seduti all'ombra di un melo a bere limonata, e zio Alex interrompeva la conversazione per dire: «Cosa c’è di più bello di questo?». Spero che voi farete lo stesso per il resto della vostra vita. Quando le cose vanno bene e tutto fila liscio,
fermatevi un attimo, per favore, e dite a voce alta: «Cosa c’è di più bello di questo?»”.

Ecco; auguro ad ognuno di voi, spero in più di un’occasione nel corso di quest’estate, di potersi chiedere la stessa cosa che lo zio Alex si chiedeva nel bere la limonata, all’ombra di un melo. Che cosa c’è di più bello di questo?

Buon fine anno scolastico e buone vacanze estive a tutti voi!

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