A Livigno con Tina e Milo è già un assaggio di Olimpiadi

Evento speciale con iniziative educative, uno show di freestyle e snowboard, e la partecipazione di atleti locali e Flora Tabanelli, medaglia d'oro ai Giochi Olimpici Giovanili.

A Livigno con Tina e Milo è già un assaggio di Olimpiadi
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I Giochi Olimpici sono un sogno ad occhi aperti, l’evento più atteso di un intero quadriennio, e proprio per questo necessitano di una minuziosa pianificazione, che non lasci nulla al caso e che parta dalla costruzione di un dialogo costruttivo tra tutte le parti che ne saranno protagoniste, con particolare attenzione alle comunità che le dovranno ospitare, restituendo poi a tutto il movimento un’esperienza coinvolgente.

È un compito pieno di responsabilità: un vero e proprio percorso di avvicinamento, verso uno dei momenti più rilevanti della storia sportiva del nostro Paese. Ecco, allora, che alcuni step intermedi diventano un simbolo di questo viaggio, l’occasione perfetta per approcciarsi emotivamente ai Giochi, dando tangibilità al countdown iniziato nel 2019, anno dell’assegnazione.

Assaggio di Olimpiadi

È il caso, per esempio, dei due anni esatti dalla Cerimonia d’apertura, festeggiati martedì scorso, il 6 febbraio, con numerose celebrazioni e installazioni in tutta Italia, e accolti con calore dalla popolazione livignasca, che ha potuto godersi uno show dei maestri di sci, rivisitato in chiave Olimpica, per la gioia anche nei numerosi turisti presenti.

Gli sciatori, infatti, con l’aggiunta speciale di una decina di ex atleti olimpionici, originari di Livigno, hanno dato vita ad una spettacolare fiaccolata, resa iconica dall’utilizzo delle torce delle precedenti edizioni dei Giochi: una collezione di inestimabile valore, che è possibile ammirare gratuitamente al Centro di Preparazione Olimpica dell’Aquagranda.

Serata, chiusa da uno splendido spettacolo pirotecnico, in cui la scelta di coinvolgere attivamente gli olimpionici locali sottolinea la ferma convinzione che il valore ultimo di questa esperienza risieda nell’eredità culturale, sociale ed economica che i Giochi sapranno costruire, per i livignaschi e con i livignaschi.

Tina e Milo

Sentimento che verrà ulteriormente valorizzato lunedì prossimo, il 19 febbraio, quando sulle nevi di Livigno arriveranno Tina e Milo, le due mascotte ufficiali delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi di Milano Cortina 2026, presentate ieri sul palco di Sanremo. Tina e Milo sono due vivacissimi ermellini, il cui nome è un diminutivo delle località protagoniste. Tina, mascotte delle Olimpiadi, è creativa e concreta, oltre ad essere una gran curiosona, vive in città ed il suo motto è “sogna forte!”. Mentre Milo, mascotte delle Paralimpiadi, è nato senza una zampa e cammina utilizzando la coda, nel tempo libero realizza strumenti musicali e ripete spesso che “gli ostacoli sono trampolini”.

Evento speciale

Livigno, la località che incoronerà i prossimi campioni Olimpici del freestyle e dello snowboard, assegnando il più alto numero di medaglie di tutti i Giochi, tra cui 24 ori, si prepara quindi ad ospitarle, offrendo alla comunità e al pubblico una giornata densa di iniziative e appuntamenti importanti.

 

Al mattino, il programma prevede un momento di incontro tra i ragazzi delle scuole elementari e medie di Livigno e le mascotte, accompagnate per l’occasione dal team educational del Comitato Organizzatore, che risponderà alle domande e alle curiosità sollevate dagli studenti. Poi, in serata, a partire dalle ore 18.00, nella Snowfarm area, ci saranno la presentazione ufficiale delle mascotte al pubblico e l’attesissimo show di freestyle e snowboard, organizzato con il team della Nazionale Italiana e con i ragazzi della sezione di snowboard e freestyle dello Sporting Club Livigno. Una serata di festa ad alto tasso di spettacolarità, che verrà poi completata dalla pizzocherata a cura dell’Accademia del Pizzochero e da un dj set.

Ospite speciale Flora Tabanelli, new entry del Livigno Team, e per due volte medaglia d’oro ai recentissimi Giochi Olimpici Giovanili di Gangwon: il modo giusto per accoglierla nella sua “nuova” casa e per farle assaporare un po’ del tifo che troverà nel Piccolo Tibet nel 2026.

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