Cresce l'attesa per le gare sulla Stelvio, dove vincono solo i migliori
Tutte le curiosità sulla gara più attesa dell'anno
Chi vince sulla Stelvio, si dice tra gli addetti ai lavori, prende una sorta di “laurea” in velocità. E, scorrendo l’albo d’oro dei vincitori della discesa libera di Bormio, l’affermazione appare veramente azzeccata. Mentre cresce l'attesa per le gare di Coppa del Mondo di sci a Bormio del 28 e 29 dicembre 2023, c'è una certezza: lì vincono solo i veri campioni.
Cresce l'attesa per le gare sulla Stelvio, dove vincono solo i migliori
Nell’albo d’oro della discesa sulla Stelvio, infatti, hanno impresso il loro nome tanti big: da Pirmin Zurbriggen (ai Mondiali 1985), a Lasse Kjus, Luc Alphand, Hermann Maier, Michael Walchhofer, Bode Miller, Aksel Lund Svindal, Christof Innerhofer e Dominik Paris, tanto per citarne alcuni.
La prima gara di Coppa del Mondo sulla Stelvio si è tenuta il 29 dicembre 1993 e quindi quest’anno la pista bormina spegne le sue prime 30 candeline.
Ma andiamo a vedere alcune curiosità inerenti questi primi 30 anni di storia in Cdm di una discesa che, pian piano, è entrata tra le “classiche” di Coppa del Mondo ed è una delle più amate dagli uomini Jet. Il primo vincitore è stato l’austriaco Hannes Trinkl che, nel dicembre del 1993, è riuscito a salire sul gradino più alto del podio con 28 centesimi su una leggenda dello sci alpino come Marc Girardelli e con 51 centesimi sullo statunitense Tommy Moe. Quarto a 23 centesimi dal podio un grande Pietro Vitalini.
Sapete qual è stato il distacco più grande tra primo e secondo sulla Stelvio (sempre in Coppa del Mondo)? E’ quello rifilato nel 1998 da Hermann “Herminator” Maier, un’altra leggenda dello sci, al compagno di squadra Fritz Strobl: 70 centesimi. E il distacco minore? Beh, in questo caso la gara in oggetto detiene ben due record e parliamo di quella del 29 dicembre 2012 quando per la prima e per ora unica volta due atleti hanno vinto ex aequo la gara: parliamo di Dominik Paris e dell’austriaco Hannes Reichelt che, al termine della competizione, hanno fatto segnare lo stesso tempo… al centesimo. Al terzo posto, nello stesso anno, si è piazzato Aksel Lund Svindal, staccato di un solo centesimo!
Il re della Stelvio? Beh, non ci sono dubbi, è Dominik Paris che detiene nettamente il record del maggior numero di vittorie sulla pista bormina: Domme ha incominciato a vincere nel 2012, come già ricordato a pari merito con Reichelt, e, dopo la vittoria di Svindal del 2013, ha inanellato altre 5 vittorie, quattro consecutive (quelle dal 2017 al 2019), salendo a quota 6 vittorie totali. Un record destinato a durare molto a lungo. E a guadagnarsi le “chiavi” della città di Bormio, dove è ufficialmente cittadino onorario.
La sorpresa di tutti i tempi a Bormio? Sulla Stelvio, difficilmente, vince un outsider assoluto. E’ successo “forse” una volta: nel 2001 quando a vincere fu l’austriaco Christian Greber, al suo unico successo in Coppa del Mondo e ad uno dei suoi tre podi (un altro a Bormio nel 2000 e uno a Whistler (Canada) in superG).
A livello di nazioni è l’Austria a far la parte della leonessa, con 15 successi, seguita dall’Italia (7), dagli Usa (3), da Norvegia e Francia (2) e da Slovenia e Svizzera (1).
Ecco com'era andata lo scorso anno
Nello scorso dicembre, la discesa libera ha visto salire sul gradino più alto del podio l’austriaco Vincent Kriechmayr, con 40 centesimi sul canadese James Crawford e con 68 centesimi sul norvegese Aleksander Aamodt Kilde. Tra gli italiani, da segnalare il 9° posto di Mattia Casse e il 10° di Dominik Paris. Come finirà quest’anno? Sulla Stelvio si stanno ultimando, proprio in questi giorni, gli ultimi preparativi (reti di protezione, barratura della pista, etc…) in vista del via dell’evento che, come sempre, calamiterà l’attenzione nel periodo post natalizio. Tutto sarà pronto per la mattina del 26 dicembre quando è prevista la prima prova cronometrata. Il programma prevede poi per il 27 dicembre la seconda prova. Il 28 dicembre si disputerà la Discesa e il programma terminerà il 29 dicembre con la disputa del SuperG.