Sci alpino

Dopo la nevicata Santa Caterina è pronta per le gare di Coppa Europa

Domani due discese sulla "Deborah Compagni". E Tino Pietrogiovanna ne svela i segreti.

Dopo la nevicata Santa Caterina è pronta per le gare di Coppa Europa
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La neve tanto attesa non ha smentito le previsioni meteo ed è scesa a partire dalle prime ore dell’alba su Santa Caterina Valfurva. La decisione del comitato organizzatore della Coppa Europa femminile di downhill, presieduto da Omar Galli in veste di direttore di gara, di posticipare la gara odierna a domani si è rivelata azzeccata. Giornata, dunque, di transizione quella di oggi per le atlete, ma non per gli addetti ai lavori impegnati nelle continue ispezioni alla pista, in attesa di poter cominciare i lavori non appena la neve avrà terminato di fioccare dal cielo.

Santa Caterina, la discesa spiegata da Tino Pietrogiovanna

In pista c’era anche Tino Pietrogiovanna, ‘padrone di casa’ a Santa Caterina e storico componente della mitica ‘Valanga Azzurra’, che ad ora di pranzo è sceso a valle per riferire della propria ispezione sulle condizioni della pista ‘Deborah Compagnoni’:

“C’è tantissima neve in alto ed abbiamo optato per una partenza più bassa rispetto alle gare degli uomini di Coppa del Mondo. Si partirà dopo il salto Innerhofer, quello dove l’italiano aveva preso in pieno il palo (portando con sé al traguardo il telo), dunque dal canalino che porta direttamente al piano di Plaghera. Dopodiché si entrerà nel bosco con i grandi curvoni, tra cui la curva Gimondi, mentre più sotto ci sarà il tratto del ‘Fanc’, il cui nome deriva dalla palude di fango dove d’estate pascolavano le mucche. Infine, si entra nell'ultimo pezzo nel bosco con una diagonale, una porta doppia, che porta all'arrivo, qua in fondo alla Deborah Compagnoni”. Il mitico Tino svela anche i punti cruciali di questa doppia discesa libera di Coppa Europa, dove sarà possibile fare la differenza vincendo o perdendo la gara: “Sarà fondamentale fare bene l'entrata al pianoro di Plaghera, altrimenti si rischia di perdere la velocità necessaria per affrontare i grandi curvoni. Anche il Fanc sarà decisivo: nelle due prove cronometrate si è visto che, in corrispondenza del ‘triplone’, chi sbagliava l’entrata si trovava poi in difficoltà rischiando addirittura di saltare la porta successiva. Sarà fondamentale portare velocità per il tratto finale”.

Il lavoro per preparare la pista non è ancora finito

Ora ci sarà da lavorare per ripristinare la pista, togliendo la neve in eccesso e riportando in superficie il fondo duro delle prove. E Pietrogiovanna aggiunge:

“Adesso dovremo partire con i gatti per levare un po' di neve, pigiandola nei tratti pianeggianti. Dovremo lavorarla due volte per tirarla bene. Poi nella ricognizione di domattina ci sarà da rifinire tutto per bene, togliendo la neve anche dal bordo pista in modo che la gara sia sicura”.

Domani gara doppia alle 9.30 e alle 12

Ora, dunque, non si attende altro che la neve smetta di scendere per preparare al meglio il tracciato di gara. Per domani è previsto un bel sole, ma anche freddo polare utile a mantenere intatto il fondo marmoreo della ‘Deborah Compagnoni’.

Grande attesa, tra le 75 atlete al via, per le austriache Nadine Fest, Christina Ager e Lisa Grill che hanno ben figurato nelle prove cronometrate, con le azzurre Federica Sosio ed Elena Dolmen a confermare le loro buone prestazioni di martedì. E al cancelletto anche la livignasca Jole Galli. Le gare di Coppa Europa saranno spalmate sull’intera mattinata e il primo pomeriggio di domani, con la prima discesa in programma alle 9.30 e la seconda che partirà alle ore 12. Gare messe in pista dallo SC Oltre Cancro Primo Aiuto sotto la direzione di Omar Galli.

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