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Commercio e turismo, le sfide della ripartenza dopo la pandemia

Credaro: "Vincere la sfida della ripartenza investendo con rinnovata fiducia e restando uniti".

Commercio e turismo, le sfide della ripartenza dopo la pandemia
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Quale sarà l’eredità, in positivo e in negativo, della pandemia? Come stanno uscendo i settori del commercio, del turismo e dei servizi dall’emergenza sanitaria? Quale scenario si prospetta nei prossimi mesi e come occorre attrezzarsi? Quali le opportunità per la nostra Valle in ottica Olimpiadi 2026? Questi i temi di riflessione affrontati in occasione del Consiglio generale dell’Unione del Commercio e del Turismo, riunitosi ieri sera, lunedì 21 giugno 2020.

Un incontro avvenuto per la prima volta in presenza dopo tanti mesi di contatti a distanza, nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia di sicurezza sanitaria.

Commercio e turismo, cosa resta dopo le chiusure?

"Dopo le chiusure, le riaperture a singhiozzo, i vari Dpcm, ci troviamo di fronte – ha evidenziato la presidente dell’Unione del Commercio e del Turismo Loretta Credaro - a uno scenario totalmente stravolto, sul quale occorre avviare una profonda disamina. Purtroppo, i dati al 31 dicembre 2020 ci hanno confermato le ripercussioni del Covid sulla tenuta delle attività e a tutt’oggi l’incertezza e la scarsa fiducia sono ancora presenti sia tra gli imprenditori sia tra i cittadini. Tuttavia, il recentemente rinnovato Protocollo d’intesa sottoscritto tra enti pubblici (Regione con l’assessorato agli Enti Locali, Provincia, Bim, Cciaa, Comune di Sondrio), associazioni di categoria compresa l’Unione, istituti bancari e Confidi ha permesso di contenere gli effetti economici negativi causati dall'emergenza sanitaria. Intanto, a livello nazionale si è al lavoro per rivedere misure come quella prevista dal Decreto Sostegni Bis sulla moratoria dei finanziamenti e dei prestiti che potrebbe comportare il rischio di deterioramento della posizione bancaria per le imprese richiedenti".

Più in generale, con l’introduzione della zona bianca e le prospettive di consolidare lo scenario di riapertura "è importante capire – ha rimarcato la presidente Credaro - quali sono gli strumenti di cui occorre dotarsi per far fronte alla non semplice sfida della ripartenza e saper cogliere le nuove opportunità".

Per le nuove sfide servono nuovi strumenti

Dall’incontro sono emersi spunti interessanti per affrontare il cambiamento epocale generato dalla pandemia, che peraltro ha fatto da acceleratore a fenomeni già in atto, e rispondere ai nuovi bisogni e abitudini che sono andati delineandosi. Capacità di adattamento rapido, digitalizzazione, negozio fisico e presenza online per avere una vetrina virtuale in cui illustrare le proprie proposte, relazione con le persone, l’offerta che cambia, più servizi (consegne a domicilio ecc.); essere flessibili, veloci e riconoscibili, sono gli elementi imprescindibili su cui occorre puntare per essere competitivi nell’odierno contesto ed "è questo lo scenario – ha detto la presidente Credaro - che è stato evidenziato anche nelle riunioni del Consiglio e della Giunta di Confcommercio nazionale, a cui ho partecipato settimana scorsa".

Le stime parlano di una ripresa per il 2023 e di abitudini che si sono affacciate con l’emergenza sanitaria e che non verranno più abbandonate, come il ricorso allo smart working, l’e-commerce che ha conosciuto un vero e proprio exploit anche se nel contempo è aumentato l’interesse per il negozio di prossimità, il delivery per pubblici esercizi e ristorazione, le prenotazioni negli alberghi con la possibilità di disdetta all’ultimo minuto senza penali.

Tanti cambiamenti, non solo per lo shopping

"Dobbiamo entrare innanzitutto nell’ottica dell’omnicanalità - ha aggiunto Credaro - perché ci troviamo di fronte a clienti sempre più capaci di utilizzare qualsiasi strumento di acquisto: fisico per certi beni e in certi momenti o luoghi, e a distanza per altri prodotti. Altre strategie imprescindibili sono la nuova gamma di offerta e le nuove modalità distributive".

Il cambiamento è più potente nei confronti dello shopping e dell’area non-food, ma in generale per ogni tipo di servizio sono oggi richiesti requisiti come semplicità, comodità e risparmio. E l’ingaggio del potenziale acquirente o cliente, attraverso la vetrina virtuale dei propri prodotti e della propria offerta diviene sempre più cruciale. Per alberghi, ristoranti e pubblici esercizi, in particolare, le referenze online attraverso siti internet e social hanno soppiantato il passaparola di un tempo, amplificando il raggio di azione in un modo prima impensabile.

Le Olimpiadi Invernali 2026

"Le Olimpiadi Invernali 2026 rappresentano un’occasione fondamentale per il nostro territorio - ancora Credaro -uno stimolo per poter riagguantare la ripartenza con maggiore slancio, ponendoci obiettivi importanti, tra i quali una rinnovata e più efficace strategia di promozione che punti sul territorio. È in quest’ottica che si inserisce anche la rivisitazione del marchio Valtellina, che sarà pronto presumibilmente a inizio autunno".

"Dobbiamo stare uniti"

"Se è vero che i nostri settori di riferimento, in particolare la ricettività e i pubblici esercizi, ristorazione compresa, ma anche diverse categorie del commercio sono stati tra i più colpiti, quello che abbiamo imparato da questa crisi sanitaria è che solo stando uniti potremo affrontare le prove che ci attendono, ottenendo i migliori risultati. La collaborazione strategica tra gli operatori è un fondamentale modo di competere e la nostra rappresentanza è un punto di riferimento importante per tutte le imprese del commercio, del turismo e dei servizi. Sono convinta che uniti sapremo vincere la sfida della ripartenza!", ha concluso la presidente Loretta Credaro.

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