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Frana di Spriana, altri 25 milioni per la messa in sicurezza

Potranno ora essere terminati i lavori fermi da lustri. La soddisfazione e il grazie dell'onorevole Del Barba.

Frana di Spriana, altri 25 milioni per la messa in sicurezza
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Venticinque milioni di euro per il completamento delle opere di salvaguardia del territorio della provincia di Sondrio interessato dalla frana di Spriana. Lo prevede il decreto firmato dal Ministro delle infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, che riguarda interventi per fronteggiare il dissesto idrogeologico in Lombardia e in Emilia Romagna. Le risorse sono interamente aggiuntive rispetto a quelle già previste nel precedete elenco di interventi di competenza del Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche per la Lombardia e l’Emilia Romagna che ammontavano a 10 milioni di euro. Nel complesso, quindi, gli interventi contro il dissesto idrogeologico di competenza del Provveditorato ammontano a 35 milioni di euro.

Frana di Spriana, arrivano i fondi necessari

Ieri sera, martedì 21 settembre 2021, il Ministro Enrico Giovannini ha firmato il decreto con il quale nella rimodulazione dei fondi per i provveditorati di Lombardia ed Emilia Romagna vengono assegnati ulteriori 25 milioni per la frana di Spriana.

"Dopo la visita in cantiere con la Presidente della Commissione Infrastrutture e Trasporti, on. Raffaella Paita, avevamo promesso l'impegno di sollevare presso il Ministero l'importanza dell'infrastruttura e oggi siamo particolarmente felici entrambi che a questo lavoro segua così rapidamente l'allocazione dei fondi richiesti", dichiara l'onorevole di Italia Viva Mauro Del Barba, visibilmente soddisfatto dopo la firma del Ministro Giovannini.

Il grazie di Del Barba al Comitato

"Desideriamo ringraziare il "Comitato Sicurezza e Informazione per la frana di Spriana" per averci sottoposto questa problematica - prosegue Del Barba - e messo nella condizione di potercene occupare con la dovuta serenità offerta dalla collaborazione di tutte le istituzioni, un raro esempio di democrazia partecipata e funzionamento del rapporto cittadino e politica".

E conclude: "Il decreto dovrà ora essere sottoposto al vaglio dell'Ufficio centrale di bilancio e della Corte dei Conti e poi ci si dovrà adoperare per la riattivazione del cantiere sicuramente non semplice dopo tutto questo periodo di fermo.
Nel ringraziare tutto lo staff del Ministero che ha seguito questa pratica ascoltando pazientemente quanto veniva loro riportato al fine di valutare le corrette priorità un grande riconoscimento alla Viceministra Bellanova e al suo staff che subito ci hanno ricevuti dopo la nostra visita in cantiere".

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