al teatro sociale

Quarta serata di proiezioni al Sondrio Festival: continua il viaggio nella natura

Molto apprezzato l'intervento del giornalista Giuseppe Brindisi sul ruolo dell'informazione nell'era dei social network.

Quarta serata di proiezioni al Sondrio Festival: continua il viaggio nella natura
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L'identità di un territorio, l'esigenza di costruire comunità, il ruolo dell'informazione a contrastare le fake news, le assolate praterie del Texas e l'incantesimo della Lapponia: Teatro Sociale gremito e grande interesse per la quarta serata di proiezioni di Sondrio Festival, la Mostra Internazionale dei Documentari sui Parchi, che si è aperta ieri sera con la voce ufficiale dei documentari, Andrea Piovan, attore e doppiatore, invitato sul palco, abituato alla solitudine che vive negli studi di registrazione, felice di ritrovare il pubblico. Il presidente della Comunità Montana Valtellina di Sondrio Tiziano Maffezzini ha presentato il progetto "Le radici di un'identità", finanziato da Fondazione Cariplo e Regione Lombardia, che coinvolge i comuni del mandamento: le più antiche testimonianze del territorio, dalla preistoria al Medioevo, tornano centrali e si riempiono di significato grazie a un percorso di riscoperta che fa leva sull'identità.

Filmati in concorso

Con i filmati in concorso il pubblico ha viaggiato da una parte dall'altra del pianeta, dagli Stati Uniti al Circolo polare artico, seguendo animali e piante che si adattano al ritmo delle stagioni. Lo sguardo attento del documentarista su spazi sconfinati di grande fascino per mettere in scena il grande spettacolo della natura.

Big Bend: il lato selvaggio dell'America

Con "Big Bend: il lato selvaggio dell'America", i registi John Murray e Jamie Fitzpatrick hanno raccontato lo spicchio di terra texana che confina con il Messico, attraversato dal leggendario Rio Grande che nel suo corso disegna una grande curva, la Big Bend, così soprannominato dai coloni.

Montagna, steppa e deserto che accolgono gli orsi, tornati trent'anni fa, picchi, colibrì, castori, lucertole, pipistrelli e centinaia di altre specie. I picchi vengono ripresi mentre fanno provvista di ghiande in vista nell'inverno, ma i buchi nei tronchi in cui le nascondono vengono presi di mira dagli orsi, la telecamera si sofferma sulla danza del corteggiamento dei colibrì e sui crotali adamantini che si crogiolano al sole. La fauna e la flora affrontano le stagioni nel rovente Texas e nella gelida Lapponia.

Nelle lande incantate della Lapponia

"Nelle lande incantate della Lapponia", diretto da Matt Hamilton, propone la sfida del buio invernale: i vincenti sopravvivono, i perdenti soccombono. Nel gelo gli alberi ghiacciati sembrano sentinelle in attesa che il calore li rianimi, ma i licheni crescono anche a venti gradi sotto lo zero e sfamano le renne che si apprestano a compiere un viaggio epico per raggiungere i pascoli sulla costa. Con la primavera inizia il periodo più frenetico dell'anno e i piccoli orsi escono dalla tana per conoscere il mondo che li circonda: devono diventare autosufficienti prima che torni l'inverno. La Lapponia è un luogo fiabesco, la terra di Babbo Natale, e il documentario trasmette tutto il suo fascino.

Conversazioni

Tra i due documentari, per le "Conversazioni" di Sondrio Festival, Giuseppe Brindisi, giornalista e conduttore, in onda con "Zona bianca" su Rete 4, ha parlato di come è cambiato il suo ruolo nel corso degli anni con l'avvento del web e dei social network.

Oggi c'è la necessità di fare chiarezza, di agire con senso di responsabilità per informare in maniera corretta il pubblico, smontando le fake news, dando spazio anche a opinioni diverse ma privilegiando la scienza. I servizi giornalistici si realizzano spesso a distanza e il giornalista può contare su strumenti tecnologici che sono di grande aiuto, ma è fondamentale l'uso che se ne fa, affinché professionalità e deontologia prevalgano.

Oggi l'accesso alla professione è difficile e comporta molti sacrifici, e lui non la consiglierebbe a un giovane, ma l'informazione dai canali ufficiali, i mass media tradizionali, continua a svolgere un ruolo fondamentale. Parole accorate da un professionista molto stimato, moderato nel suo approccio agli ospiti dei suoi programmi, che sono state apprezzate dal pubblico del Teatro Sociale.

Prossimi appuntamenti

Venerdì e sabato prossimi, con i restanti cinque documentari dei 14 in concorso, si concluderanno le proiezioni e la giuria, presieduta dall'argentino Joaquín Gomez, ideatore dell'Ona Short Film Festival di Venezia, emetterà i suoi verdetti. I vincitori verranno premiati durante la cerimonia in programma domenica 14 novembre, alle ore 17.

Per assistere alle proiezioni al Teatro Sociale è necessario prenotarsi on line fino a due ore prima dell'inizio, e fino ad esaurimento dei posti disponibili, accedendo al sito internet di Sondrio Festival, oppure telefonare allo 0342 526260. In alternativa è possibile presentarsi all'ingresso almeno mezz'ora prima dell'inizio del programma. Per accedere viene richiesto il green pass ed è obbligatorio indossare la mascherina per l'intera serata.

Sondrio Festival è promosso da Assomidop, che riunisce il Comune di Sondrio, il Bim, il Cai, il Parco Nazionale dello Stelvio e il Parco delle Orobie Valtellinesi, e sostenuto dalla Regione Lombardia, dalla Provincia di Sondrio, dalla Comunità Montana Valtellina di Sondrio e dalla Fondazione Pro Valtellina Onlus. Gli sponsor sono Iperal, A2A, Pezzini, Banca Popolare di Sondrio e Creval-Crédit Agricole.

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