Coronavirus: novità per gestire i contagi a scuola
Le modifiche introdotte dalla nuova circolare ministeriale per una nuova gestione dei casi di positività
Gli esperti del Dipartimento di Salute Pubblica (DIPS) dell’ATS della Montagna hanno incontrato nelle giornate del 24 e 25 novembre i dirigenti scolastici del Distretto di Valcamonica e del Distretto di Valtellina e Alto Lario. Un confronto resosi necessario alla luce delle modifiche introdotte dalla nuova circolare ministeriale – uscita lo scorso 5 novembre – per una nuova gestione dei casi di positività.
Tre obiettivi
3 gli obiettivi fondamentali che il Ministero si prefigge di raggiungere grazie alle nuove disposizioni:
favorire la didattica in presenza
rendere omogenee le misure di prevenzione in ambito scolastico a livello nazionale
adattare le indicazioni al contesto della copertura vaccinale e della riduzione della circolazione di SARS-CoV2
Incontro con i dirigenti scolastici
Alla luce delle novità introdotte, ATS si è subito attivata per poter, di concerto con le ASST, adeguare e potenziare i servizi dedicati. Un passaggio non facile anche in considerazione dell’ormai cronica carenza di personale. Il cambio di scenario ha sicuramente causato qualche problema tanto alle scuole e ai dirigenti scolastici quanto al sistema sanitario. Per questo ATS ha organizzato e promosso questi due incontri dedicati al mondo della scuola affinché, grazie alla collaborazione fra le due realtà interessate, si possano individuare e mette a punto strategie di comunicazione efficaci e procedure più snelle e facili da gestire.
Chi fa che cosa
Il DIPS resta incaricato di disporre le misure da intraprendere:
isolamento dei casi
attivazione della sorveglianza sanitaria
disposizione della quarantena dei contatti
disposizione delle tempistiche per il rientro a scuola
Il Dirigente Scolastico venuto a conoscenza di un caso di positività nella propria scuola è autorizzato a sospendere temporaneamente le attività in presenza ed effettua la segnalazione come indicato nel manuale scaricabile dal portale Scuole inserendo come contatti stretti anche gli alunni, i docenti e/o i collaboratori che sono stati a contatto stretto con il caso positivo nelle 48 ore precedenti. Come è noto le indicazioni successive sono differenti in base ai soggetti interessati, alla classe frequentata (scuola dell’infanzia e scuola primaria e secondaria, allo stato di vaccinazione dei soggetti e al numero dei casi confermati nella classe .
Che cosa cambia
Cambiano in sostanza le modalità di sorveglianza attraverso l’esecuzione di test antigenico o molecolare. Saranno dunque eseguiti due test: T0, entro le 48 ore dalla segnalazione e T5 dopo 5 giorni dal T0. A tale proposito ATS provvederà ad organizzare i tamponi inviando data, ora e sede tramite SMS al numero di telefono fornito dalla scuola. Si precisa che se non vengono eseguiti i tamponi previsti il soggetto viene posto in quarantena.
Ecco le regole in sintesi:
Non è possibile entrare in ambiente scolastico in attesa dell’effettuazione di T0 fino a valutazione di ATS che, in relazione all’esito dei tamponi complessivi della classe, comunicherà al Referente COVID il rientro a scuola e/o la disposizione di quarantena.
In caso di sorveglianza attiva, è possibile frequentare fino a esecuzione del secondo tampone. Non è possibile frequentare la scuola in attesa del tampone T5 e fino a comunicazione da parte di ATS.
Si evidenzia che ai soggetti in sorveglianza con testing è richiesto, in modo responsabile, di: limitare le frequentazioni sociali e le altre attività di comunità e mantenere in maniera rigorosa il distanziamento fisico e l’uso della mascherina incontrando altre persone oltre ai familiari.
Il rientro a scuola
Il rientro a scuola, sia dopo T0 e T5, viene definito da ATS in relazione alla situazione complessiva dei soggetti della classe.
Si rientra a scuola con:
comunicazione da parte di ATS
referto del tampone con esito negativo