Livigno

"Metà popolazione senza assistenza"

Ci sarà un servizio aggiuntivo straordinario di guardia medica per rispondere ai bisogni ma ancora non basta.

"Metà popolazione senza assistenza"
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Il direttore generale di Ats della Montagna Raffaello Stradoni rincuora i cittadini di Livigno in merito all’instabile situazione dell’assistenza dei medici di medicina generale e del Servizio di Continuità Assistenziale. Così la nota inviata al sindaco Remo Galli e al consigliere con delega alla Sanità Michela Iori. "Dopo l'incontro del 9 novembre, preso atto delle repentine dimissioni di uno dei tre medici (inizialmente erano quattro ndr.) di medicina generale e della mancanza di una nuova figura da inserire, abbiamo provveduto: ad aumentare le scelte del pediatra di famiglia, consentendo l’iscrizione a tutti gli assistiti minori di 14 anni; ad autorizzare le scelte in deroga degli assistiti negli ambiti limitrofi di Bormio e Tirano, fatta salva l’accettazione dei MMG, prioritariamente per i pazienti over 80 e fragili; a richiedere ai due medici di medicina generale operanti a Livigno, Milos Tomasello Andulajevic e Nicola Foti, una rimodulazione degli orari di ambulatorio da lunedì 29 novembre come segue: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì rispettivamente dalle 14.00 alle 17.00, dalle 9.30 alle 12.30, dalle 9.30 alle 12.30, dalle 14.00 alle 17.00, dalle 9.00, con inversione degli orari per i due medici nelle giornate di mercoledì e giovedì. Sempre alla Casa della Sanità, sarà garantito il servizio di continuità assistenziale diurna straordinaria per rispondere ai bisogni degli assistiti senza possibilità di scelta lunedì 10.00 - 13.00, martedì e venerdì 14.00 - 17.00".

Medici

"Continuiamo incessantemente a ricercare medici da incaricare e reperire il prima possibile; intendiamo altresì richiedere alla direzione generale Welfare regionale la pubblicazione straordinaria di due ambiti carenti per la Medicina Generale a Livigno. A causa di un recente provvedimento sospensivo, anche il servizio di Continuità Assistenziale è in grave difficoltà, ridotto a due sole unità; stiamo valutando modalità organizzative di emergenza, oltre al previsto vicariamento con la vicina postazione di Bormio: sono in corso contatti con AREU e ASST Valtellina-Alto Lario per condividere possibili sinergie coi medici dei Punti di Primo Intervento".

Amministratori

Così gli amministratori di Livigno. "Noi non abbiamo potere decisionale; dopo esserci fatti portavoce delle segnalazioni dei cittadini, tenendo in considerazione che la sanità è il punto cardine della nostra amministrazione, ci siamo confrontati ogni giorno con Ats Montagna, sollecitando più volte il reperimento urgentissimo di nuovi medici di base, perché oggi purtroppo metà della popolazione è senza assistenza primaria. Riteniamo la situazione molto grave; siamo contenti di aver ricevuto comunicazione che ci viene istituito, oltre alla scelta in deroga con prestazione gratuita, un servizio aggiuntivo straordinario di guardia medica per rispondere ai bisogni di coloro che non hanno ancora il medico di base. Continueremo a batterci per avere presto l'assistenza primaria garantita a tutti e una sanità di montagna che funzioni per l’intero territorio. L’ottenuto, sono piccole vittorie, un punto di partenza, con il lavoro di solo 30 giorni di mandato".

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