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Rinnovato il direttivo del Centro studi valchiavennaschi

È imminente l’uscita della ristampa del volume sugli scalpellini del granito Sanfedelino di Novate Mezzola

Rinnovato il direttivo del Centro studi valchiavennaschi
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Per favorire un rinnovamento del direttivo dell'associazione con l'ingresso di nuovi appassionati studiosi della storia della Valchiavenna, al Centro di studi storici valchiavennaschi i consiglieri Marino Balatti e Giordano Sterlocchi e il revisore dei conti Bruno Mezzera si sono dimessi.

Nuovo direttivo del Centro studi valchiavennaschi

 

I nuovi consiglieri sono Stefano Galli di Prata Camportaccio e Michele Patti di Piuro, mentre il nuovo revisore dei conti è Adelio Negri di Chiavenna. Costoro vanno ad aggiungersi al presidente Guido Scaramellini, al vicepresidente Guglielmo Scaramellini, al segretario-cassiere Cristian Copes, ai consiglieri Renato Dolci, Enrica Guanella, Paolo Rotticci e Giuseppe Succetti e ai revisori dei conti Anna Lisa Castangia e Gianni Zatta.

Il direttivo dell'associazione chiavennasca fondata nel 1959 ha ringraziato Balatti, Sterlocchi e Mezzera per il prezioso aiuto dato in questi decenni e per quello che daranno ancora in futuro, nonostante non facciano più parte del consiglio e del collegio dei revisori dei conti. Marino Balatti fu revisore dal 1979 al 1988, anno in cui divenne consigliere assieme a Giordano Sterlocchi. Bruno Mezzera ricopriva la carica di revisore dei conti da 42 anni.

Loro sono autori di numerosi testi incentrati sulla storia valchiavennasca e hanno dato un contributo rilevante alla conoscenza delle nostre radici che, come anticipato, non mancheranno di dare pure negli anni a venire.

Riguardo le nuove pubblicazioni del Centro di studi storici valchiavennaschi, è imminente l’uscita della ristampa del volume sugli scalpellini del granito Sanfedelino di Novate Mezzola, scritto dal prof. Sandro Massera, di cui quest’anno ricorrono i cento anni della nascita. Egli fu uno dei sette fondatori del sodalizio e il libro sarà corredato da tre articoli dello stesso autore, pure incentrati sulla lavorazione della pregiata pietra valchiavennasca. Oggi l’associazione, la cui sede è al primo piano del palazzo Pestalozzi di Chiavenna, conta un migliaio di soci.

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