da lei una lezione preziosa

La Donna dell'Anno di Albosaggia esempio di forza e coraggio per tutti

Elena Farina è sopravvisuta al covid che l'ha costretta a un lungo ricovero.

La Donna dell'Anno di Albosaggia esempio di forza e coraggio per tutti
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E’ diventata famosa in tutta Italia per un video nel quale spiegava ai bambini di non avere paura, le scuole chiudevano e non avrebbero più visto i propri amici per un po', ma quel «mostriciattolo», il Covid-19, poteva essere sconfitto e tutto sarebbe tornato come prima. Poi l'infame virus ha cercato di vendicarsi, l'ha contagiata e lei a fine 2020 si è ammalata finendo all’ospedale Morelli di Sondalo.

Ha rischiato grosso, è riuscita comunque a reagire e a uscire dall'incubo fino a poterlo raccontare oggi. Elena Farina è stata nominata Donna dell'Anno di Albosaggia, ma di lei si dovrebbe parlare ben al di fuori della Valtellina quale esempio di forza e coraggio.

Donna dell'Anno di Albosaggia

Mercoledì 22 dicembre presso la sala consiliare del municipio la maestra Elena è stata accolta dal sindaco Graziano Murada che l'ha applaudita insieme ai membri della giunta e della Fondazione Albosaggia, associazione di cui è parte attiva.

Ancora prima che il sindaco Murada pronunciasse le motivazioni per la scelta della Donna dell'Anno, Elena era già commossa mentre al suo fianco si trovavano familiari e amici venuti per starle vicini, ancora una volta, stretti a lei sia nelle gioie che nelle difficoltà

Momenti difficili come quelli vissuti durante il ricovero per il coronavirus, la sua esperienza è diventata una testimonianza importante trasformando la sua lotta nella lotta di tutti e - come spiegato da Graziano Murada - il suo epico racconto è stato unguento per la mente.

Una lezione preziosa

Si legge nelle motivazioni dietro all'assegnazione del premio:

«Le sue parole, intrise della fatica d’ospedale, rimettono a posto, non solo il virus, ma anche le nostre priorità: “Le mie parole vi possano in qualche modo servire a capire le vostre priorità, che bisogna amarsi, tutelarsi, evitare comportamenti leggeri e non sottovalutare nulla, per poter gioire ancora di una famiglia che ti aspetta a casa”».

Una lezione preziosa, la più importante, quella della speranza che Elena ha voluto impartire anche dal letto di ospedale.

«Perché la speranza è un’alba sempre nuova, - si continua a leggere nelle motivazioni - riguarda il nostro domani e fa rinascere la fiducia nelle virtù umane. Per questo le sue parole, dal letto di sofferenza, diventano “credo” nei riguardi della scienza, fede nei sanitari che la circondano, donando a noi il dogma della sacralità laica della vita. Quel bene prezioso e unico che troppo spesso affoghiamo nel mare della mediocrità, rincorrendo l’inutile, Elena l’ha rimesso al centro. Affinché la ragione riprenda il sentiero che gli era stato affidato».

Sorriso

Infine la Donna dell'Anno di Albosaggia ha ritirato la targa e i fiori. Quel mostriciattolo le ha fatto vivere un periodo di grande sofferenza, ma il marito, le figlie, la famiglia e gli amici con tenacia e affetto le hanno permesso di trovare la forza di superarlo: una bella storia che continua con il sorriso di una maestra che non vede l'ora di tornare tra i suoi scolari.

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