L'iniziativa

La Nuova Piastra, dal laboratori arriva anche il video rap

Il video dei ragazzi con il rapper "2usco" è già online.

La Nuova Piastra, dal laboratori arriva anche il video rap
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Il Progetto “La Nuova Piastra” sta portando nel quartiere sud-ovest un ventaglio di proposte, iniziative e laboratori pensati per e con i cittadini, con l’obiettivo di incentivare una riqualificazione culturale e sociale, e non solo urbanistica, del luogo con uno sguardo particolare rivolto alle nuove generazioni. E da uno di questi laboratori è nato anche un video che è già online su youtube (guardalo a  questo link).

La Nuova Piastra, dal laboratori arriva anche il video rap

Nel periodo tra ottobre 2021 e gennaio 2022, il quartiere ha ospitato un laboratorio di musica rap e hip-hop in cui l’artista pavese Matteo Tuscano (aka “2usco”) ha coinvolto un gruppo di ragazzi, dell’età trai i 12 e 15 anni, in un percorso di avvicinamento alla cultura hip-hop, alla scrittura creativa e all’improvvisazione canora. I partecipanti hanno accolto la proposta laboratoriale con entusiasmo, riuscendo a trasformare degli incontri basati sulla musica in un vero e proprio processo di crescita relazionale e gruppale, finalizzato alla creazione di un brano rap, scritto e cantato dalle loro stessi voci.

All’interno del brano, intitolato “PST” (contrazione della parola “Piastra”) e uscito in data 22 febbraio 2022 sul canale Youtube e sulle pagine social de “La Nuova Piastra”, i ragazzi si sono sentiti liberi di esprimere il loro punto di vista su ciò che vivono, le proprie fatiche quotidiane, le loro speranze future. Parafrasando le loro parole, l’ascolto della musica e i tentativi di freestyle hanno permesso loro di riprendere possesso di uno spazio di divertimento, la scrittura creativa gli ha consentito di riappropriarsi della fantasia e del potere dell’immaginazione, incidere e registrare il loro brano gli ha concesso l’opportunità di “sentirsi al centro”.

La pedagogista: "Offriamo ai ragazzi gli spazi per diventare grandi"

Federica Greco, pedagogista e referente alla partecipazione giovanile, che ha seguito il laboratorio, ci parla di questo percorso come una possibilità “di ascoltare le voci di questi ragazzi in quanto voci del domani".

E aggiunge: "Il nostro compito è quello di offrire loro gli spazi, i tempi e i mezzi attraverso i quali esprimersi, poiché al di sotto del grande dilemma riguardante il “cosa significa diventare grandi” vi è, in realtà, una domanda e una richiesta di aiuto legata al “come si fa a diventare grandi". Diventare adulti, allora, diventa un percorso di continua scoperta e co-costruzione con i ragazzi* in cui gli adulti non indicano la strada ma offrono gli strumenti per poterla percorrere”.

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