La crisi

Guerra in Ucraina, Della Vedova: "Momento drammatico e intollerabile"

Il valtellinese è sottosegretario agli Affari esteri. E afferma: "Serve una reazione compatta da parte dell’Italia e degli alleati".

Guerra in Ucraina, Della Vedova: "Momento drammatico e intollerabile"
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"Momento drammatico e intollerabile", così il sottosegretario agli Affari esteri, il valtellinese Benedetto Della Vedova, ha commentato la guerra in Ucraina dopo gli sviluppi delle ultime ore. Lo ha fatto con un post sulla sua pagina Facebook.

Guerra in Ucraina, Della Vedova: "Momento drammatico e intollerabile"

"E’ un momento drammatico e intollerabile - si legge nel post - Speravamo potesse prevalere un minimo di razionalità e di umanità, ma così non è stato. Putin gioca una partita che guarda ai secoli passati per giustificare una aggressione armata che in Europa non si vedeva da decenni.

Serve una reazione compatta da parte dell’Italia e degli alleati, e la prima opzione deve essere quella di un pacchetto di sanzioni europee, concordate con gli alleati, molto dure, per isolare economicamente la Russia. Questo è un attacco alla democrazia che oggi riguarda direttamente l’Ucraina ma che potrebbe, in futuro, riguardare pezzi dell’Unione europea: in gioco non c’è solo l’incolumità dei cittadini ucraini ma la sicurezza e la democrazia in Europa. Putin non tollera che ci siano popolazioni vicine che scelgono la democrazia e i valori condivisi con l’Unione europea".

Il precedente intervento dopo il discorso di Putin

Già un paio di giorni fa, dopo il discorso televisivo di Valdimir Putin, Della Vedova aveva espresso il suo punto di vista sempre su Facebook.

"Il discorso di Putin di questa sera è un discorso molto pesante perché, con il riconoscimento del Donbass, il leader russo sceglie di saltare qualsiasi ipotesi diplomatica di cui si era discusso per settimane, segue la logica del fatto compiuto, viola l’integrità territoriale dell’Ucraina e gli accordi di Minsk.

Ricordando dagli zar all’Unione Sovietica, Putin ha fatto un discorso le cui conclusioni mettono in discussione la libertà e la democrazia non solo in Ucraina, ma anche in paesi europei come le repubbliche baltiche che oggi sono Paesi liberi, democratici e indipendenti che appartengono all’Ue e alla Nato.

Che il leader russo riproponga un ragionamento politico che si rifà a una situazione di cento anni fa non è accettabile. Non lo è in una Europa che è diventata pacifica, libera e democratica. La sicurezza in Ucraina è la sicurezza in Europa, e la democrazia in Ucraina non può essere messa in discussione".

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