L'iniziativa

"Siamo pronti a far sentire la voce dei piccoli azionisti della Banca Popolare di Sondrio"

L'associazione "Insieme per la Popolare" sta preparandosi per l'assemblea.

"Siamo pronti a far sentire la voce dei piccoli azionisti della Banca Popolare di Sondrio"
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Farsi trovare pronti a un appuntamento fondamentale, la prima assemblea della Banca Popolare di Sondrio dopo la trasformazione in società per azioni. E farlo garantendo la massima libertà a chi aderisce e una gestione chiara (oltreché tutelata dalla privacy) delle deleghe al rappresentante.

E’ su questo che sta lavorando la neonata associazione «Insieme per la Popolare» che ha lo scopo di raggruppare - e far sentire la voce - dei piccoli azionisti.

L'associazione dei piccoli azionisti della Banca Popolare di Sondrio

Dopo essersi costituita e presentata qualche settimana fa, mercoledì il presidente Matteo Lorenzo De Capo ha fatto il punto insieme a Francesco Grimaldi (uno dei promotori) e ai rappresentanti di due delle associazioni di categoria che hanno aderito, vale a dire il presidente di Confindustria Lecco Sondrio Lorenzo Riva (collegato in videoconferenza) e il vice direttore di Coldiretti Sondrio Gianmichele Sassella.

«Vogliamo portare la voce dei piccoli azionisti in assemblea - ha esordito De Campo - L'associazione ha sviluppato gli strumenti burocratici e legali per essere pronta alla prima assemblea della Bps come Spa. A oggi abbiamo circa 300 soci per un totale di azioni del valore di diversi milioni. E siamo pronti a ricevere il loro mandato di rappresentanza, anche in accordo con le associazioni di categoria che hanno aderito, dimostrando la loro condivisione di questo progetto».

Grimaldi: "Un'associazione libera per tutti gli stakeholder"

E’ toccato invece a Grimaldi spiegare i passaggi più tecnici dell’operazione. L’assemblea, infatti, non sarà in presenza ma con un rappresentante delegato.

«Questa è un’associazione che intende favorire una campagna di adesione, un'adesione che è già favorevole e positiva - ha spiegato - Abbiamo usato lo strumento dell’associazione perché, anche se in assemblea conteranno le azioni, vogliamo che il processo sia democratico. Si poteva fare una società, ma abbiamo voluto privilegiare una forma di partecipazione libera, senza vincoli, di diversi stakeholder. Sono tanti in una banca di prossimità come la Bps: dalle Pmi, ai soci e ai dipendenti. Con questa associazione siamo un veicolo per la comunità che vuole far sentire la propria voce perché la banca continui a fare quello che ha fatto in 150 anni di storia. Vale a dire a fare bene il proprio lavoro di banca mantenendo anche le relazioni sul territorio».

E ha aggiunto: «Il primo passaggio è l'adesione (che si può fare attraverso il sito insiemeperlapopolare.it). Questo consente di avere una platea di associati per andare in assemblea con una delega che consente di fare proposte e prendere posizione sui diversi punti all’ordine del giorno».

Delega al rappresentante che non è in bianco e che non deve necessariamente uniformarsi alle scelte dell’associazione («anche se la coesione è importante», hanno ribadito i presenti), ma che può essere liberamente modulata sui diversi punti. Nel pieno rispetto della privacy di ogni socio. Tanto che sempre Grimaldi ha chiosato: «Vogliamo essere operativi garantendo un meccanismo democratico anche come modello di delega. Certo, puntiamo ad avere una voce unica, ma con libertà di dissenso».

Gli scopi delle associazioni di categoria ribaditi da Riva, Sassella e De Campo

Con quali prospettive? Il messaggio è quello che era già stato lanciato in occasione della presentazione.

E che Riva ha ribadito: «Il valore importante è quello che la Bps nei suoi 150 anni di storia ha dato al territorio. In un momento di radicale cambiamento, peraltro così difficile, dobbiamo avere la certezza che continui a essere un punto di riferimento così radicato nelle nostre province, un valore aggiunto per persone e imprese».

Con Sassella che ha aggiunto: «Coldiretti ha aderito convintamente non solo perché per tanti anni la Popolare è stata importante , ma anche perché questa associazione non è contro, ma vuole lavorare insieme, al fianco della governace anche futura».

Un tema caro anche ai comparti di commercio e turismo come ha concluso De Campo, che è vice presidente dell’Unione: «Sono settori legati al credito e che ben comprendono l’importanza dell'esistenza di una banca che ascolti le necessità delle imprese, anche di quelle piccolissime»

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