Parte la mobilitazione popolare per l’ospedale Morelli autonomo
Prima assemblea in Valdisotto il 22 aprile.
Per il rilancio della nostra sanità di montagna; per chiedere l’istituzione dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale (ASST) autonoma del Morelli; per esigere il rispetto degli impegni assunti da Regione Lombardia; per una programmazione chiara e strategica della sanità di montagna da parte della nostra ATS (Agenzia di Tutela della Salute); per una politica regionale di incentivi economici, formativi e professionali a favore del personale medico e sanitario operante nei territori di montagna; per il superamento della malagestione dell’attuale dirigenza della ASST Valtellina e dell’Alto Lario; per sollecitare le istituzioni locali ad unirsi al Movimento popolare Rinascita Morelli Autonomo nella condivisione degli obiettivi. Queste le ragioni della serie di assemblee pubbliche indette da Rinascita Morelli Autonomo (Valdisotto 22 aprile, Valfurva 23, Livigno 29, Tirano 30, Sondalo 13 maggio, Valdidentro 14 e manifestazione pubblica al Pentagono di Bormio il 3 giugno alle 20.45).
Trabucchi
"La situazione della nostra sanità di montagna - dice Ezio Trabucchi, presidente - è gravissima, da Chiavenna a Livigno. La medicina di base e territoriale è in piena emergenza, la rete ospedaliera è in grande sofferenza, il Morelli è un ospedale agonizzante. In questi ultimi due anni e mezzo, nel contesto di un generale peggioramento della situazione sanitaria, vi è stato un accanimento scientifico e premeditato contro il Presidio ospedaliero di Sondalo mai registrato in precedenza. È sotto gli occhi di tutti il progressivo ridimensionamento ed impoverimento delle sue specificità. La pandemia è stata colta come ottima occasione per assecondare ed accelerare il disegno di Regione Lombardia, messo a punto con il Piano del Politecnico (ottobre 2019). I tempi di attesa si allungano, i tassi di fuga sono in continuo aumento, i cittadini si stanno abituando a questa situazione e sono disponibili, loro malgrado, a fare centinaia di chilometri per curarsi, con aggravio di costi a loro carico. Gli operatori sanitari perdono la manualità, vedono sacrificata la loro professionalità ed i medici, ad eccezione di quelli oramai a fine carriera, se ne vanno dai nostri ospedali".
Incertezza
Non solo. "Caos organizzativo ed incertezza sul futuro sembrano finalizzati a far scappare medici ed altri operatori per poi lamentarsi del fatto che il personale sanitario manchi sempre più. Per queste ragioni, il Movimento Rinascita Morelli Autonomo, al quale hanno aderito migliaia di cittadini, ha organizzato una serie di assemblee pubbliche in vista della grande manifestazione popolare, prevista al Pentagono di Bormio per la serata di venerdì 3 giugno 2022, nel corso della quale verranno comunicate altre iniziative di mobilitazione. Occorre infatti continuare a far sentire la voce della gente che, pur sfiduciata, non può rassegnarsi a questo stato di cose: sarebbe un fallimento per la politica, una sconfitta per il nostro territorio ma soprattutto il peggior lascito ai nostri figli ed alle generazioni future".