Bormio

La festa della Liberazione con il pensiero alla guerra in corso

Sabato approfondimento su Centro Valle.

La festa della Liberazione con il pensiero alla guerra in corso
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Si è svolta a Bormio la cerimonia per il 77° anniversario della Liberazione, una delle giornate fondanti della nostra Repubblica, "in spirito di concordia, unità, e riconciliazione", per usare le parole del prefetto Roberto Bolognesi, che ha letto il messaggio del ministro della Difesa Lorenzo Guerini. Formazioni militari in armi, autorità, gruppi e associazioni, persone accorse, sono passati da piazza Kuerc a piazza V Alpini davanti al monumento ai Caduti, al cimitero, per omaggiare i combattenti partigiani e delle forze Alleate. Corteo in via Roma, preceduto dalla Filarmonica Bormiese. Messa nella collegiata celebrata dall’arciprete don Fabio Fornera che ha innescato riflessioni sul valore dell’uomo. Il presidente provinciale Anpi Associazione Nazionale Partigiani, Egidio Melè ha ricordato il partigiano Cesare Marelli Tom.

Sindaco

Così il sindaco di Bormio Silvia Cavazzi. "E’ il mio primo 25 Aprile, sono orgogliosa di rappresentare il mio paese; il coraggio e la paura, due sentimenti contrastanti e correlati che hanno attraversato quel periodo, ciò che siamo noi oggi è frutto del coraggio di scelte di tanti giovani che hanno segnato l’inizio di una convivenza civile, libera e democratica, che ci accompagna tutt’oggi. Il percorso di pace e convivenza civile tra popoli non è mai completo e, come la storia attuale ci dimostra, è costantemente messo a rischio da emergenti dinamiche di egoismo. La Resistenza ci ha insegnato a rispondere con la solidarietà, che ha percorso le vicende umane di chi ha vissuto quel periodo e che ha formato un patrimonio di principi e ideali che abbiamo il dovere di ricordare e trasmettere alle generazioni future". Pagina dedicata su Centro Valle di sabato.

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