Il cardinale Coccopalmerio ha celebrato la riapertura della chiesa di San Gottardo
Mercoledì scorso la sentita cerimonia dopo un lungo e meticoloso intervento di conservazione.
La chiesa di San Gottardo a Sernio, ai margini della grande via che da Tirano sale a Bormio mercoledì 4 maggio, con la celebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Francesco Coccopalmerio, ha riaperto i battenti in tutta la sua bellezza e originalità. Dopo un lungo e meticoloso intervento di conservazione, manutenzione, restauro e valorizzazione della durata di quasi due anni i fedeli hanno nuovamente varcato la soglia della chiesa. Questi interventi hanno permesso il restauro conservativo delle facciate esterne, il consolidamento statico e la ristrutturazione della copertura e degli elementi decorativi con opere di pulizia superficiale e consolidamento delle pellicole pittoriche. I positivi risultati raggiunti, grazie alle risorse messe a disposizione dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sono frutto di una feconda sinergia tra le istituzioni preposte.
Comunità
La riapertura dopo i lavori di restauro rappresenta un momento di gioia e di grande unione spirituale per la Comunità Parrocchiale. Oltre che per la sua importanza artistica, infatti, questo edificio religioso ha un particolare significato devozionale per gli abitanti di Sernio e, in special modo, per i fedeli della zona che potranno finalmente ricominciare a seguire le funzioni all’interno della chiesa. La chiesa di S. Gottardo è ricordata in un documento del 1332 per cui è ipotizzabile collocare la sua costruzione ai primi del ‘300. Probabilmente era al centro di un abitato, che scomparve in seguito a un'alluvione; anche la chiesa dovette rimanere seriamente danneggiata o probabilmente addirittura distrutta. Nonostante le minacce di frane e alluvioni, che probabilmente furono la causa della rovina della omonima contrada situata nei pressi del santuario di San Gottardo, esplicitamente citata in documenti della seconda metà del XV secolo, la chiesa, data la devozione popolare, venne officiata e tenuta con cura, come attesta nel 1589 il vescovo Niguarda. La chiesa venne restaurata verso la metà del XVII secolo e poco dopo ex novo ricostruita con il concorso della comunità di Sernio e con le offerte dei devoti del Santo invocato per i quotidiani bisogni e per la guarigione.
Sindaco
Così il sindaco di Sernio Severino Bongiolatti: “Mi congratulo con la parrocchia e con tutti coloro che hanno applicato impegno, competenze e intelligenza per il recupero di questa chiesa che ha segnato la storia di questa valle. Per l’occasione siamo felici per la presenza di don Francesco, come a Sernio chiamiamo sua eminenza il cardinale, cittadino onorario, che abbiamo accolto ancora una volta con grande gioia. Colgo l’occasione per esprimere la mia convinzione che la conservazione dell’importante patrimonio architettonico religioso della nostra valle è un dovere civico di tutti i cittadini”. Grande la soddisfazione del parroco don Giovanni Villa e di tutti i fedeli per il completamento dei lavori.