Incassava il reddito di cittadinanza senza averne diritto, scoperto e condannato
Il 48enne è stato processato e rischia ora di dover restituire quanto incassato illegittimamente.
Incassava il reddito di cittadinanza senza averne diritto. Ma è stato scoperto e condannato a 16 mesi. Ovviamente l'assegno gli è stato revocato e molto probabilmente dovrà risarcire quanto percepito. Nei guai è finito un uomo di 48 anni residente a Montagna in Valtellina.
Incassava il reddito di cittadinanza senza averne diritto, scoperto e condannato
La vicenda è stata affrontata ieri, martedì 17 maggio 2022, in tribunale a Sondrio dove il 48enne è comparso come imputato con l'accusa, appunto, di aver violato le regole che consentono di beneficiare del reddito di cittadinanza. E alla fine è stato condannato a 16 mesi al termine del processo celebrato con il rito abbreviato.
Secondo l'accusa l'uomo aveva percepito illecitamente l'assegno per dieci mesi, dal giugno del 2020 all'aprile dell'anno seguente. Aveva presentato la domanda per il reddito di cittadinanza omettendo però un particolare fondamentale: non aveva cioè specificato che era sottoposto all'affidamento in prova ai servizi sociali per reati commessi in precedenza e per i quali era stato condannato. Una questione che era emersa nel maggio dello scorso anno in seguito a un controllo. E ciò aveva fatto scattare la segnalazione alla Procura della Repubblica di Sondrio e l'inchiesta giudiziaria.
Il Ministero si è costituito parte civile
Complessivamente il 48enne aveva ricevuto circa 500 euro al mese per dieci mesi, per un totale quantificato in 5385,67 euro. Soldi che potrebbe ora dover restituire anche perché il Ministero dell'Economia e delle Finanze si è costituito parte civile nel procedimento. In sede di processo la questione del risarcimento del danno non è stata tuttavia affrontata - si farà in sede di giudizio civile - ma è stata disposta la sospensione dell'erogazione del reddito di cittadinanza.