L'evento

Chiavenna festeggia i 100 anni degli Alpini e i 35 della Protezione civile

Previsti diversi appuntamenti anche prima del momento clou in programma il 4 e 5 giugno.

Chiavenna festeggia i 100 anni degli Alpini e i 35 della Protezione civile
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Una prestigiosa ricorrenza da celebrare e la concomitanza di date importanti della storia locale per una festa che da Chiavenna unirà idealmente l'intera provincia, le vecchie e le nuove generazioni. Il 2022 è un anno importante per il Gruppo Alpini di Chiavenna, fondato 100 anni fa: la stessa data di nascita della Sezione Valtellinese, mentre sono 150 gli anni compiuti dalle truppe alpine, di cui la città ospitava una delle prime 15 compagnie, l'undicesima per l'esattezza, che originarono i reparti del V Reggimento.

Chiavenna festeggia i 100 anni degli Alpini e i 35 della Protezione civile

Chiavenna e gli alpini: un rapporto speciale per ideali che oggi vengono portati avanti dai 398 associati, fra alpini e amici degli alpini, concretizzati e attualizzati attraverso le numerose attività di volontariato a testimonianza di un legame indissolubile. Il clou delle celebrazioni è previsto per sabato 4 e domenica 5 giugno 2022, quando si svolgeranno i momenti più significativi, su tutti la tradizionale sfilata, ma non meno denso di contenuti sarà il percorso di avvicinamento.

Il 26 e il 27 maggio, prima per gli alunni delle scuole secondarie di primo grado degli istituti comprensivi Garibaldi e Bertacchi, quindi per tutti, al Teatro Società Operaja, verrà messo in scena lo spettacolo teatrale dal titolo "Ritorneranno". Ispirato agli scritti autobiografici del beato Carlo Gnocchi, diretto da Andrea Maria Carabelli e da lui interpretato con Matteo Tagaste, rievoca la ritirata dalla Russia durante la Seconda guerra mondiale. Un altro doppio appuntamento, alle ore 15 e alle ore 21, è in programma per sabato 28 maggio: l'inaugurazione della mostra allestita in collaborazione con il Circolo culturale C4 a Palazzo Pretorio e il concerto del Coro Nivalis presso la sede della Comunità Montana della Valchiavenna.

Nella serata di sabato 4 giugno, dalle ore 20.30, è prevista la sfilata da Santa Maria a Pratogiano con la deposizione della targa commemorativa in piazza Bertacchi, con il concerto della Fanfara sezionale. Il giorno successivo, domenica, si aprirà con la Messa nella chiesa di San Fedele, alle ore 9.30, che vedrà la partecipazione del coro "Cuore alpino". Dal piazzale della chiesa partirà la sfilata, accompagnata dalla banda cittadina, che raggiungerà Pratogiano per la deposizione di una corona di alloro al monumenti dei caduti. Il rinfresco si svolgerà nel parco o, in caso di maltempo, al Palaghiaccio.

Le parole di sindaco, presidente della Cm e capogruppo delle Penne nere

"Siamo onorati di ospitare questa grande manifestazione per festeggiare i nostri alpini - sottolinea il sindaco di Chiavenna Luca Della Bitta - e ci auguriamo una larga partecipazione della cittadinanza per unirci tutti insieme ed esprimere la nostra gratitudine per quanto gli alpini hanno fatto per la patria e per la nostra comunità e per quello che continuano a fare. L'auspicio è che le giovani generazioni traggano ispirazione dagli alpini per mettere al centro della loro vita il senso di comunità e lo slancio verso gli altri".

"Siamo grati agli alpini per quanto hanno fatto e per ciò che ci hanno insegnato - aggiunge il presidente della Comunità Montana della Valchiavenna Davide Trussoni -: un ruolo oggi più che mai importante che si concretizza nelle numerose attività di volontariato che svolgono quali membri insostituibili della nostra comunità. C'è ancora tanto bisogno della loro intraprendenza e del loro entusiasmo e noi siamo fieri di averli al nostro fianco a supporto dei servizi per le varie manifestazioni e nelle attività di protezione civile".

Per Andrea Martinucci, storico capogruppo, da ben 37 anni alla guida degli alpini di Chiavenna, il centenario rappresenta l'occasione per riunirsi con gli alpini di tutta la Valchiavenna e del resto della provincia. "Questo per noi è un appuntamento importante - sottolinea - sia per la prestigiosa ricorrenza sia per l'opportunità che abbiamo di incontrare la cittadinanza alla quale sono rivolti il nostro pensiero, la nostra attenzione e i nostri sforzi. Festeggeremo anche il 35esimo di fondazione del gruppo di protezione civile. Ora non c'è la libertà da difendere ma ci sono altre emergenze, ancora di più i valori che hanno animato i nostri antenati che hanno combattuto al fronte devono prevalere sugli egoismi e sui personalismi affinché emergano un vero spirito solidale e l'amore incondizionato per la nostra valle".

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