Tirano

Lutto per Luigi Trimarchi, il dottore alpino che mancherà davvero a tutti

E’ morto un personaggio speciale, che tanto aveva fatto anche per l’ospedale Morelli.

Lutto per Luigi Trimarchi, il dottore alpino che mancherà davvero a tutti
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E’ mancato a causa di una malattia il dottore e alpino Luigi Trimarchi, 86 anni, figura di spicco sia nella sanità sia per le Penne Nere valtellinesi e tiranesi in particolare.

Lutto per Luigi Trimarchi

La morte è avvenuta sabato scorso a Tirano, dove risiedeva, e una folla commossa lo ha accompagnato al funerale di lunedì mattina nella Basilica di Madonna di Tirano.

Lascia la moglie Barbara ed i figli Cristina, Francesca e Michele ma ricordi sono venuti da tutto il mondo degli Alpini, da varie associazioni umanitarie, dallo Sci Club Alta Valtellina per il quale aveva collaborato a lungo in veste di medico. Era, come detto, medico, alpino, amante in modo viscerale della montagna, socio Lions (era stato presidente a Bormio), aveva lavorato all’ospedale Morelli e ne era stato una vera colonna negli anni ‘80, quelli di maggior importanza per l’ospedale sondalino, quelli in cui il sanatorio di Sondalo era un punto di riferimento di livello nazionale. Presidente della sezione Alpini di Tirano dal 1987 per diversi anni e anche membro del Cai Tirano, ha dedicato la vita alla passione per la montagna. Infine era stato anche presidente dell’associazione Fiori di Sparta, mostrando grande attenzione per le persone diversamente abili.

Ricordi

Sentito il saluto del collega Giuliano Pradella: "In poco tempo ci hanno lasciato tre colonne del Morelli, Libanori, Amato e ora Trimarchi. Trimarchi, medico colto e appassionato, un gran lavoratore impegnato in ospedale e sul territorio, operativo fino a poco tempo fa. Un esempio per tutti. Va ricordato come esempio di dedizione alla professione e al suo ospedale in questo tragico momento. Pessimi politici e dirigenti inadeguati stanno portando il Morelli alla fine, nella indifferenza delle istituzioni e anche di molti cittadini che non sanno quello che perdono". Anche l’infermiera Silvana Della Bosca ricorda Trimarchi con grande affetto. "Un trio fantastico. Ho avuto il privilegio di lavorare con loro per 10 anni. Il dottor Trimarchi era persona molto alla mano, amico di mio padre (passava a casa per vedere come stava il suo amico-alpino), professionale ma, con un sorriso ci faceva capire che eravamo le sue infermiere. Tre grandi uomini, ho ricordi fantastici della loro umanità. Ciao doc, mi piaceva salutarti quando passavi in bici. Il mitico trio si è ritrovato altrove e, con il dottor Caputo, avete riformato il magico staff della chirurgia con cui tante di noi hanno avuto l’onore di collaborare".

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