Elicottero precipitato, aperta una inchiesta
In attesa che migliorino le condizioni del giovane di 17 anni sopravvissuto al disastro.
Non appena le condizioni di salute lo consentiranno verrà ascoltato dai magistrati il 17enne, residente ad Abbadia Lariana, rimasto ferito nel disastro aereo avvenuto ad Albosaggia il 10 agosto scorso
La sua testimonianza potrebbe essere fondamentale per ricostruire con esattezza la dinamica del terribile incidente nel quale ha perso la vita il pilota residente a Capriate Giovanni Murari.
Presto il 17enne ascoltato dai magistrati
Il giovane, sopravvissuto al terrificante incidente, è stato ricoverato all'ospedale Papa Giovanni di Bergamo. Nel frattempo, nella giornata di giovedì 11 agosto la Procura di Sondrio ha aperto un procedimento penale contro ignoti per omicidio colposo, lesioni colpose, disastro aviatorio colposo.
Il pilota deceduto, Giovanni Murari, sessantenne residente a Capriate San Gervasio e padre di due figli di 22 e 20 anni, era molto conosciuto in paese e i concittadini ne conservano il ricordo di una persona gentile ed educata; ma il suo nome e il suo volto sono noti soprattutto nell’ambito dell’aviazione. Pilota commerciale dal ’93, istruttore dal ’95, poteva vantare più di tredici mila ore di volo in elicottero, delle quali nove mila come docente.
Un pilota esperto, molto capace e un istruttore competente e apprezzato, che ha perso la vita in un incidente grave, che avrebbe potuto mettere in pericolo la vita di più persone. Tuttavia, per gli inquirenti, in questa fase ogni ricostruzione dell’accaduto è ancora prematura, perché tanti sono gli aspetti da considerare. Non si possono scartare ipotesi: un malore del conducente, un errore umano, un’avaria del mezzo.
La tragedia
Erano da poco passate le 18.15 di mercoledì quando si è verificato l’impatto fatale. Il Robinson R22 Beta, piccolo biposto in forza alla ditta Eurotech Helicopters di Caiolo, si è schiantato a terra, dopo quella che sembrerebbe esser stata una manovra di emergenza. A provocare la perdita di controllo del velivolo, alla cui guida c’era l’esperto Murari, sarebbe stato il contatto con un cavo di guardia della corrente, rimasto tranciato. Se il velivolo avesse intercettato quello dell’alta tensione le conseguenze sarebbero state ben peggiori.
L’area delimitata teatro dell’incidente e anche quelle circostanti sono state passate al setaccio dagli inquirenti, col contributo del tecnico dell’Agenzia della sicurezza del volo. L’autopsia sul corpo di Giovanni Murari è già stata disposta e verrà eseguita la prossima settimana. Scoppiettii, colpi improvvisi, rumori e tanto spavento sono il fulcro delle testimonianze di chi si trovava vicino alla zona dell’incidente. Accanto all’esame della scatola nera, decisivi saranno i racconti del 17enne, non appena sarà nelle condizioni di parlare.