Torta drogata e un piano ben studiato per ucciderla: inizia il processo per l'omicidio Ziliani
A finire sul banco banco degli imputati, giovedì 27 ottobre 2022, saranno Mirto Milani e le figlie della donna Paola e Silvia Zani, rei confessi dell'orrendo delitto.
Terribili i dettagli che emergono a due giorni dal processo per l'omicidio di Laura Ziliani, l'ex vigilessa di Temù scomparsa nel nulla l’8 maggio del 2021 e ritrovata senza vita quattro mesi dopo, l’8 agosto dello scorso anno.
Hanno confessato
A finire sul banco banco degli imputati, giovedì 27 ottobre 2022, saranno Mirto Milani e le figlie della donna Paola e Silvia Zani, rei confessi dell'orrendo delitto.
E' stato proprio Milani, fidanzato della figlia maggiore della donna uccisa (che però avrebbe detto ai magistrati di avere una relazione anche con l'altra ragazza), a "cedere" ammettendo il proprio coinvolgimento. E a poche ore dal via del procedimento che verrà celebrato davanti alla Corte d'Assise di Brescia quello che emerge dai verbali degli ultimi interrogatori svela un abisso di orrore.
Ad attirare l'attenzione, riportano i colleghi di PrimaLecco.it, un cupcake a forma di vaso di fiori che le figlie della donna avrebbero preparato, con l'inganno, per festeggiare la festa della mamma. Il dolce venne preparato la sera del 7 maggio, vigilia della festa della mamma, ovvero il giorno precedente alla presunta sparizione di Laura Ziliani.
Le figlie avrebbero spiegato che la loro intenzione era quella di agire tra venerdì e sabato poiché domenica la donna avrebbe partecipato ad una gita a Cevo e quindi non sarebbe stata credibile la versione di una uscita in solitaria per fare una passeggiata. Il trio composto da Milani e dalle due sorelle, infatti, fin da subito, pensò di raccontare che l'ex vigilessa era scomparsa nel nulla dopo essere uscita a fare una camminata.
La torta drogata
In quella torta, con una siringa, vennero iniettate benzodiazepine. Si tratta di farmaci che hanno proprietà ansiolitiche, sedativo-ipnotiche, anticonvulsivanti, miorilassanti e anestetiche. Le figlie raccontano che la torta drogata avrebbe fatto effetto sulla madre dopo circa un'oretta. Laura Ziliani quella sera rincasò intorno alle 22 e mangi il dolce.
I guanti in lattice
Nel frattempo le ragazze hanno raccontato di essersi preparate indossando guanti in lattice e una cuffia aderente in modo da non lasciare tracce del loro Dna. Mirto, Silvia e Paola hanno stretto le mani attorno al collo della donna ormai stordita dai tranquillanti per poi spogliarla. Anche qui un gesto pensato: non volevano farla trovare in pigiama per non far capire agli inquirenti che fosse morta di notte.