Part time ciclo verticale: attivato il fondo di sostegno
Il governo riconosce una indennità "una tantum" dell’importo di 550 euro, per l’anno 2022, a favore delle lavoratrici e dei lavoratori dipendenti di aziende private titolari di un contratto di lavoro a tempo parziale ciclico verticale, in possesso di specifici requisiti.
Finalmente, con la conversione del Decreto Aiuti, è stata varata la norma riferita al “Fondo per il sostegno al reddito per i lavoratori e le lavoratrici in part time ciclico verticale”, Legge 234 del 31 dicembre 2021, c. 971.
Il governo riconosce una indennità "una tantum" dell’importo di 550 euro, per l’anno 2022, a favore delle lavoratrici e dei lavoratori dipendenti di aziende private titolari di un contratto di lavoro a tempo parziale ciclico verticale, in possesso di specifici requisiti. In particolare, l’indennità in argomento verrà riconosciuta alle lavoratrici e ai lavoratori dipendenti di aziende private che siano stati titolari nell’anno 2021 di un contratto di lavoro a tempo parziale ciclico verticale caratterizzato da periodi non interamente lavorati di almeno un mese in via continuativa e complessivamente non inferiori a sette settimane e non superiori a venti settimane.
Lo comunicano la Segreteria provinciale della Fp Cgil di Sondrio, Michela Turcatti e Leonardo Puleri, la Segreteria provinciale della Filcams Cgil di Sondrio, Alessandro Angius, e la Direttrice del Patronato INCA di Sondrio Martina Mozzi
Part time ciclo verticale
Detta sospensione lavorativa deriva principalmente in ragione della durata del calendario scolastico e dall’organizzazione del lavoro (assistenti alla comunicazione, assistenti specialistici a favore di alunni disabili, addetti alle mense aziendali, ecc…).
L’INPS ha fornito le prime indicazioni operative rispetto alla platea delle lavoratrici e dei lavoratori interessati a tale importante prima misura di sostegno, destinata a questa particolare categoria del mondo del lavoro presente anche nella nostra provincia.
Platea maggiormente femminile che interessa lavoratrici del settore privato che garantiscono servizi e prestazioni in ambito pubblico: assistenti scolastiche educative, addette ai servizi di ristorazione collettiva, assistenti alla comunicazione, figure di supporto al mondo dell’istruzione e ai bisogni di particolari categorie di lavoratori e utenti (ospedali, istituti scolastici, forze dell’ordine, ecc). Accanto a queste categorie si affiancano lavoratrici e lavoratori del turismo, dei servizi, del commercio, figure a volte portanti del tessuto economico valtellinese.
Requisiti e domanda
Requisiti: l’indennità verrà riconosciuta a favore delle lavoratrici e dei lavoratori dipendenti di aziende private che siano stati titolari nell’anno 2021 di un contratto di lavoro a tempo parziale ciclico verticale, nel quale fossero previsti periodi non interamente lavorati di almeno un mese in via continuativa e complessivamente non inferiori a sette settimane e non superiori a venti settimane.
Le lavoratrici e i lavoratori, alla data di presentazione della domanda, non dovranno esser titolari di un altro rapporto di lavoro dipendente diverso da quello a tempo parziale ciclico verticale e non dovranno fruire dell’indennità NASpI o di un trattamento pensionistico. L’indennità è invece cumulabile con l’assegno ordinario di invalidità.
Domanda: dal 13 ottobre al 30 novembre 2022, gli uffici del patronato INCA CGIL, nelle proprie sedi dislocate sul territorio provinciale, sono disponibili a supportare le lavoratrici ed i lavoratori interessati nell’invio telematico della domanda di indennità una tantum.
Tutela
Un sostegno – dicono le categorie sindacali del Terzo Settore e del commercio – FP CGIL e FILCAMS di Sondrio - che rappresenta un primo passo a tutela delle migliaia di lavoratrici e lavoratori che lavorano nei servizi di inclusione scolastica a favore di bambine/i e ragazze/i disabili e che, da anni, nei mesi estivi non hanno alcuna retribuzione né accesso agli ammortizzatori sociali oltre ai lavoratori del mercato turistico, del commercio e dei servizi.
Verso un equo indennizzo
Una misura – riferisce il Patronato INCA di Via Torelli – che rappresenta un primo passo verso un equo indennizzo per tali lavoratrici e lavoratori a cui accompagnare l’opportunità di verifica al diritto dell’accredito dei contributi per i periodi non lavorati oggetto di sospensione dell’attività lavorativa.
Abbiamo da subito segnalato la mancanza di risorse sufficienti a coprire tutta la platea coinvolta e la necessità di definire norme strutturali a supporto di tutte le lavoratrici e i lavoratori con contratto part-time verticale ciclico, che ne garantiscano stabilmente la continuità retributiva. È pertanto necessario che il maggior numero di lavoratrici e lavoratori coinvolti facciano richiesta dell’indennità al fine di continuare la mobilitazione per ottenere misure stabili e maggiori fondi a loro destinati.