Razionalizzazione linee elettriche, è calato il silenzio
Preoccupazione nel Comitato razionalizzazione linee alta tensione.
Preoccupazione nel Comitato razionalizzazione linee alta tensione Valtellina e Valchiavenna. Dopo l’incontro del 18 ottobre dove erano presenti Terna, assessore regionale Sertori, presidente della Provincia Moretti, sindaci del Tiranese e Comitati, è calato un silenzio assordante.
Razionalizzazione linee elettriche, è calato il silenzio
"Nonostante la contrarietà di Villa e del suo Comitato per la soluzione zona Chiari gli altri sindaci, l’assessore regionale e il presidente della Provincia erano favorevoli al progetto Terna - spiegano dal Comitato intervallivo - Rimanevano da evadere delle piccole richieste avanzate dai Comuni di Tovo e Mazzo. Terna ha esordito dicendo: ‘o si trova un accordo ora o addio razionalizzazione della Valtellina e Valchiavenna’ e sarebbe andata ad investire in altri territori. Si parla di 1 miliardo e 700 milioni di investimenti, non sono bruscolini. Noi non parteggiamo per nessuna soluzione in merito al nodo Tirano e Villa, va scelta quella migliore in termini di fattibilità, sicurezza della linea ed inserimento ambientale".
Come Comitato intervallivo "riteniamo che la razionalizzazione della Valtellina e della Valchiavenna non può essere l’ennesima occasione persa, per il recupero ambientale di un territorio da sempre sfruttato".
Concessioni
Lato concessioni idroelettriche: "una giusta e doverosa compensazione deve essere garantita a fronte di un territorio che con i suoi 5 miliardi di Kwh annui è la prima provincia in assoluto in Italia come produttrice di energia idroelettrica del Paese, ricevendone in cambio misere risorse rispetto all’energia prelevata. Ci auguriamo che la nuova legge regionale sul rinnovo delle concessioni idroelettriche venga finalmente applicata, definendo una volta per tutte i regolamenti e le modalità di gara per la scelta dei nuovi concessionari".