All'Auditorium di Morbegno

Una serata contro la violenza sulle donne

Lo spettacolo “Kintsugi”, arricchito da musica dal vivo, dell’Associazione Culturale Gente Assurda

Una serata contro la violenza sulle donne
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Il 25 novembre 2022, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, presso l’Auditorium Sant'Antonio verrà presentato all’interno del programma dell’assessorato alla Cultura di Morbegno lo spettacolo “Kintsugi”, arricchito da musica dal vivo, dell’Associazione Culturale Gente Assurda.

All'Auditorium contro la violenza sulle donne

Lo spettacolo parlerà di donne, donne sofferenti per i pregiudizi, per le disparità, per le persecuzioni, per le violenze fisiche e psicologiche. Inizierà parlando di fiabe, ed in particolare di Barbablù, per finire col descrivere l’arte giapponese di riparare le ceramiche con l’oro: si andrà
oltre il personaggio che più nell’immaginario è identificato come misogino e violento, per trovare qualche cosa di più profondo e più bello che ci insegna l’arte del kintsugi, ossia che è possibile riparare qualcosa che si è rotto, dando vita ad una nuova, diversa e più preziosa integrità.

Uno spazio ben più che simbolico verrà riservato, inoltre, agli abiti, in un percorso ideato realizzato appositamente da Michela Chiecchi, giovane creatrice di moda valtellinese, che grazie ai suoi abiti racconterà come si veste la violenza, come si vestono le emozioni turbolente che
provano le donne quando vengono frantumate, fatte a pezzi, lasciate sole nella loro fragilità, come si veste la resilienza delle donne lacerate, che nonostante la rottura riescono a rialzarsi e ricominciare una nuova vita. Forse di luce? Di oro?

“Tutti noi, in ogni momento della nostra vita, abbiamo un ruolo da svolgere nel porre fine alla violenza contro le donne e le ragazze, e come donna, come insegnante e come assessore alla Cultura - ha riferito il vice sindaco di Morbegno Maria Cristina Bertarelli -,  sento l’impegno di dedicare sempre attenzione alla battaglia contro la violenza sulle donne, perché è una battaglia culturale che deve superare la concezione odiosa della diversità di genere come inferiorità e possesso. Purtroppo, nel 2022 gli atteggiamenti di violenza fisica e di sopruso psicologico nella vita concreta e digitale contro la donna sono stati in aumento e per questo non possiamo sottrarci ad una riflessione profonda, che esprima un segnale forte e inequivocabile diretto a tutte le donne e a tutti gli uomini: dove c’è possesso, sottomissione e violenza sia fisica sia psicologica non c’è amore, non c’è rispetto e non c’è libertà. Dobbiamo lavorare insieme per porre fine alla violenza contro le donne, violenza che non è mai accettabile, mai scusabile, mai tollerabile. Violenza che deve essere prevenuta, condannata e perseguita in nome della giustizia e dell'uguaglianza".

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