I Reparti festeggiano, ma il futuro è incerto
Celebrata l’ultima cena dell’attuale consiglio dello storico sodalizio: dimissionari il direttivo ed il numero uno Simone Schiantarelli.
Stefano Marinelli presidente. Suonano così le parole di incitazione al segretario contabile dell’Associazione I Reparti, come un mantra, ripetuto a gran voce da tanti partecipanti all’ultima cena dell’attuale consiglio direttivo dello storico sodalizio, composto dal presidente Simone Schiantarelli, la vice presidente Franca Berbenni, Francesca Turriziani, Gianluigi Bellantuoni, Marina Giacomelli, Sergio Turcatti, Nicola Alberti, Michela Canclini, Mattia Padellini, Alessandro Bonetti, Marco Pedrini, Stefania e Paolo Rinaldi, Riccardo Dei Cas, Michela Compagnoni.
Direttivo che, ricordiamo, si è dimesso compatto, garantendo di dare servizio fino al 31 dicembre, sia per necessità ravvisata di un cambio, sia per qualche incomprensione con alcuni rappresentanti dei Reparti, riguardo la costituzione dello statuto e alla necessità di renderlo più moderno; incomprensione generata anche dal periodo della pandemia che ha lasciato strascichi negativi, che inevitabilmente ha reso le relazioni difficili e ha stoppato alcune delle manifestazioni più importanti del paese organizzate da I Reparti, come i Pasquali, cambiando l’animo e la disponibilità di molte persone.
Una festa
Ciò nonostante, alla festa degli auguri di Natale, la cena dei ricordi, organizzata presso l’Hotel Genzianella, che da sempre collabora alla Pizzocherata, c’erano tutti, compreso il gruppo delle donne, appartenenti ad ognuno dei cinque reparti: Buglio, Combo, Dossiglio, Dossorovina e Maggiore. C’erano anche quei volontari che danno sempre una mano, appartenenti alla Gioventù, alla Pro loco, all’Associazione Bormio Commercio, che da indiscrezioni sembra destinata a chiudere l’attività con il dispiacere di tanti, alle Ricamatrici; c’era lo speaker Silvio Mevio, sempre pronto a dare una mano.
Palpabile quel qualcosa in più che caratterizza chi fa parte dell’Associazione: la passione, l’amicizia, la disponibilità, la capacità di rapportarsi in armonia con i membri del gruppo e con gli esterni. Il dopo Schiantarelli è ancora incerto. Quello che è certo, dicono i più anziani, "è che, per chiunque subentrerà e ci auguriamo nuove leve affiancate da chi ha esperienza, il mantenimento e la divulgazione delle tradizioni restino sempre posizionati al primo posto tra gli interessi e che le persone, la risorsa più importante, siano sempre al centro".