Coppa del Mondo di sci

Marco Odermatt domina alla grande il SuperG di Bormio

Grande spettacolo sulla Stelvio. Le dichiarazioni dei primi tre e del migliore degli azzurri, Innerhofer.

Marco Odermatt domina alla grande il SuperG di Bormio
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Il fenomeno dello sci mondiale, leader incontrastato della generale della Coppa del Mondo, ha letteralmente dominato il superG di Bormio di oggi, giovedì 29 dicembre 2023, grazie ad una super prestazione. Su di una Stelvio bellissima, ancora più ghiacciata rispetto a ieri e che ha costretto gli uomini jet a spingersi vicino al limite anche a causa di una tracciatura molto esigente, Marco Odermatt ha mostrato tutta la sua classe cristallina domando per la prima volta la Stelvio.

Marco Odermatt domina alla grande il SuperG di Bormio

Il fuoriclasse elvetico ha fatto segnare il miglior tempo in ogni parziale fermando le lancette del cronometro sull’1’29”27. Veder sciare oggi sulla Stelvio questo straordinario atleta, destinato a scrivere pagine della storia dello sci alpino, è stato come assistere ad una sinfonia. E grazie a questa vittoria Odi ha scavalcato Kilde, solo 8° staccato di 2”15 centesimi e stanchissimo all’arrivo, nella classifica di specialità (280 i punti dell’elvetico contro i 212 del norvegese) e, ovviamente, ha incrementato il vantaggio su Kilde nella generale di Coppa del Mondo (Odermatt è salito a quota 946 punti contro i 617 di Kilde). Dietro di lui il vuoto o quasi.

L’unico che ha provato a rimanere perlomeno in scia di Odermatt è stato l’austriaco Vincent Kriechmayr, vincitore della discesa di ieri, che alla fine ha accusato un distacco di 64 centesimi. Sorpresa al terzo posto. Primo podio della carriera in superG per l’elvetico Loic Meillard, partito col 21, che ha stupito forse anche sé stesso e alla fine è giunto a 1”22 dal compagno di squadra. Quarta piazza, a 1”36 dal vincitore, per l’austriaco Daniel Hemetsberger e quinto posto per l’eterno francese Alexis Pinturault, a 1”40. Poi il canadese Crawford, a 1”51, lo svizzero Rogentin, a 1”54, Kilde, a 2”15, Babinsky, a 2”20, e Gino Caviezel, a 2”26.

Male gli azzurri

Gli italiani oggi non sono riusciti ad interpretare al meglio il superG sulla Stelvio. Paris è uscito prima di metà gara e se ne è andato via delusissimo mentre Casse non è riuscito a far meglio della 28esima piazza. Il migliore degli azzurri è stato Christof Innerhofer, 19° a 2”80 dal vincitore, mentre Giovanni Franzoni si è piazzato 22°, con un ritardo di 3”38, Matteo Marsaglia 25° a 3”62, e Florian Schieder 30° a 3”83.

Le foto del SuperG di Bormio

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Fis Ski World Cup 2022-2023. Loic Meillard (SUI)Bormio (ITA) 29/12/2022Photo: Marco Trovati /Pentaphoto

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Fis Ski World Cup 2022-2023. Vincent Kriechmayr (AUT)Bormio (ITA) 29/12/2022Photo: Marco Trovati /Pentaphoto

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SKI WORLD CUP 2022/2023- Pista Stelvio Bormio, Italy 29/12/2022, photo Alessandro Trovati/Pentaphoto

Le dichiarazioni

Marco Odermatt: “È stata una gara molto difficile, il tracciato era tecnico ma ho avuto un ottimo feeling già al cancelletto di partenza e durante le gare sentivo di essere sempre un passo avanti. Questo ha reso tutto più semplice. Avevo un piano, volevo solo sciare al massimo soprattutto nelle parti tecniche, e ha funzionato. Mi sono divertito, è stata una sfida ma sono riuscito a vincerla”.

Vincent Kriechmayr: “Un primo e un secondo posto sono più di quanto mi aspettassi da queste giornate a Bormio. Oggi poi siamo tutti emotivamente provati. Mathias è un ragazzo straordinario, un leader per il nostro team. Ha aiutato molto me e i giovani. È una perdita per la nostra squadra, ma gli auguro tutto il meglio e spero di rivederlo presto”.

Loic Meillard: “Sono contento del mio terzo posto, mi piace quando la neve è dura e ci sono salti, sono davvero contento di come ho sciato. Lo Stelvio è una pista impegnativa, irregolare, ghiacciata. Non ho fatto molti allenamenti rispetto ad altri ragazzi, ho cercato di spingere e oggi il feeling con i materiali è stato buono”.

Christof Innerhofer: “E’ stata una gara veramente tosta, forse la più difficile di sempre per me. E’ da quindici che parto coi primi numeri, non sono molto abituato ai segni sul tracciato, ho cambiato un po’ il mio set up e l’attacco. Mi ha dato molta fiducia, ma non sono più abituato alle reazioni dello sci con quel set up. Ho fatto delle curve nettamente migliori mentre in altre mi ha “sparato” in alto perché mi ha spinto di più… Peccato per l’errore a fine piano, perché mi è costato un bel po’ di decimi. Nel superG sono andati meglio rispetto ai giorni scorsi”.

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