Cordoglio nella Cgil e in tutta la Bassa Valle, è morto Franco Luzzi
E' stato tra i fondatori del sindacato metalmeccanico in Valle, poi impegnato in quello dei pensionati e nell'Auser.
Grande dolore nella Cgil e in tutta la Bassa Valle per la morte di Franco Luzi. Talamonese classe 1936, antifascista e delegato sindacale già nei difficili anni ‘50 e ’60. Fu dirigente della Fil (il sindacato dei metalmeccanici della Cgil, successivamente Della Fiom e dopo il pensionamento un attivista molto impegnato nel Sindacato pensionati della sempre della Cgil oltre che nell’Auser.
Lutto nella Cgil e in tutta la Bassa Valle, è morto Franco Luzzi
Franco Luzi ha contribuito alla costituzione della Flm dentro il Nuovo Pignone e in provincia di Sondrio. Nel continuo tentativo di allargare la base di consenso delle rivendicazioni sociali e civili, non si è mai sottratto dall’impegno in prima linea nemmeno nei momenti più difficili per il sindacato e nelle battaglie per i diritti.
La sua determinazione è stata da esempio per generazioni di lavoratori e di sindacalisti. Anche in questi anni la sua presenza e quella dei suoi più stretti famigliari erano una garanzia ad ogni manifestazione.
Il commosso ricordo del segratrio generale della Cgil di Sondrio
Toccante e commosso il ricordo di Guglielmo Zamboni, segretario generale della Cgil di Sondrio: "Lo ricordo con stima ed affetto, mi raccontava sempre delle conquiste di quegli anni molto difficili per chi faceva il sindacalista; soprattutto di quelle sul fronte della sicurezza. Mi colpiva per lucidità di analisi e per lungimiranza di pensiero.
Mi manifestava la sofferenza che “viveva dentro” per l’arretramento delle condizioni dei lavoratori e dei diritti civili, con tanta fatica e tanti sacrifici conquistati dalla sua generazione. Non mi ha mai parlato di quelle dure lotte in prima persona, ma sempre in termini collettivi.
Quanto sia stato fondamentale il suo ruolo e la sua determinazione, e quanto ha saputo essere coraggioso nei momenti più complicati, anche quando fu a rischio la Democrazia italiana, non l’ho appreso dalle sue parole, ma da chi lo ha conosciuto in quegli anni. Per anni è stato un punto di riferimento per generazioni di sindacalisti della Fiom e del Nuovo Pignone, me compreso.
Sino al pensionamento è stato, oltre che un “padre costituente” un dirigente della Fiom di Sondrio, successivamente del Sindacato pensionati della Cgil. Non ha mai abdicato al suo ruolo attivo nella società, molto dinamico ed impegnato nel volontariato fino a quando la malattia glielo ha impedito è stato volontario per l’Auser e tra i costituenti dell’Ala Morbegnese. Sempre, anche in età avanzata, disponibile ad aiutare le persone più bisognose.
La Cgildi Sondrio lista a lutto le proprie bandiere e si stringe alla moglie e ai tre figli nel ricordo di un grande uomo straordinariamente coraggioso e generoso. Grazie per quanto hai fatto e ci hai dato, siamo orgogliosi di averti conosciuto. Ciao CRÜ!".