Venerdì la presentazione del libro "Antifascismo di popolo" con l'Anpi Morbegno Bassa Valle
Il volume è stato scritto da Pierluigi Zenoni dopo una lunga ricerca d'archivio.
Riprende l’attività della sezione Anpi di Morbegno Bassa Valle. Dopo la conferenza che si è tenuta sabato 17 dicembre dal titolo «Dal manganello al doppio petto, la lunga marcia della destra italiana», la sezione Anpi organizza la presentazione del libro: «Antifascismo di popolo in Valtellina e Valchiavenna» scritto da Pierluigi Zenoni, consigliere provinciale dell’Anpi, che si terrà venerdì 13 gennaio 2023, alle 17, nella Sala delle Parole dell’Hotel Rezia Valtellina a Cosio Valtellino.
Venerdì la presentazione del libro "Antifascismo di popolo" con l'Anpi
Nella pubblicazione vengono raccolti e censiti i gesti di protesta, anche isolati e spontanei, non necessariamente da iscrivere al grande fenomeno della Resistenza partigiana, che ebbero come protagonisti semplici e comuni cittadini insofferenti al soffocante giogo imposto dalla dittatura fascista. La principale fonte di cui si è avvalso l’autore è stato il “Fondo Questura”, presso l’Archivio di Stato, che raccolse e censì in uno schedario, oggi consultabile, tutti gli atti ritenuti pericolosi e sovversivi per la sicurezza dello stato fascista.
Quasi 1500 persone, per lo più uomini, ma anche un centinaio di donne, subirono la sgradevole attenzione delle strutture repressive dello stato fascista in quanto ritenuti pericolosi. Molte volte i racconti biografici non segnalano ancora la consapevolezza politica e sociale che sfociarono poi negli incontri clandestini, negli scioperi, nella diffusione di materiale clandestino antifascista, quanto piuttosto una generica insofferenza contro le condizioni di vita sempre più dure e difficili in concomitanza con l’entrata in guerra dell’Italia e del suo prosieguo sempre più infausto.
Chi ha avuto parenti vittime della repressioni potrebbe ri trovarli nel libro
Ma nello stato oppressivo e illiberale del regime fascista, anche le scritte sui muri, i canti irrispettosi e satirici, le prese in giro della “grandeur” autarchica, perfino le imprecazioni da osteria degli ubriachi erano forme espressive da tenere in considerazione e, nel caso, mettere a tacere con gli opportuni mezzi di repressione del dissenso. Il volume, di quasi 600 pagine, costato all’autore quattro anni di ricerche e la lettura di centinaia di fascicoli dei “possibili” sovversivi, si avvale di un completo indice dei nomi che vengono citati nella pubblicazione.
Chi avesse avuto parenti o conoscenti che, in quel triste periodo, dovettero fare i conti con la faccia più truce e oppressiva del regime fascista, potrebbe avere la sorpresa di ritrovare narrate le vicende dei loro cari, viste dalla parte del regime, in questa vera e propria “garzantina” dell’antifascismo ruspante