Collaborazione Parco e scuola per cucinare il cervo
Giornata formativa che ha visto i ragazzi di cucina dell’Alberghiera assistere alla lezione pratica sull’animale.
Si rinnova la collaborazione fra il Parco Nazionale dello Stelvio (Alessandro Gugiatti, responsabile Progetto Cervo), Ats della Montagna (Duilio Tagliaferri), il veterinario Nicola Martinelli e l’Istituto Superiore Statale Alberti, guidato da Bruno Spechenhauser, settore della ristorazione, nella consueta giornata formativa, che ha visto i ragazzi di cucina dell’Alberghiera (docente Roberto Ghilotti) assistere alla lezione pratica su come si disossa la carcassa di un cervo abbattuto dai selecontrollori, anche cacciatori, all’interno dell’area protetta, dalla quale evincere complete informazioni sulla filiera.
Motivi
E poi sul perché e come è stato ucciso l’animale, quali sono le parti (il quinto quarto è il più sofisticato) quali i controlli che il veterinario effettua sullo stato di salute avallato da un bollino di certificazione, come insaccare, frollare, conservare e cucinare questa carne prelibata, perché possa essere consumato nei ristoranti, valorizzando maggiormente, così, questo patrimonio della valle, carne nutriente, il cui consumo andrebbe incrementato. Sul tavolo della moderna cucina, una femmina di 11 anni, di 56 kg, gravida di un feto femmina (fatto non individuabile a priori, nel Parco partoriscono il 95% delle femmine) abbattuta giovedì 26 nell’area Reit; parte della carne è stata cucinata in occasione del pranzo, un vero test per i bravi studenti.