L'evento

Ristorexpo, quando gusto e futuro uniscono anche i territori

Valtellina e lago sotto i riflettori. Il tema di quest’anno è come sempre provocatorio: la "non sostenibilità", perché le parole senza realtà perdono valore

Ristorexpo, quando gusto e futuro uniscono anche i territori
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Si scrive Ristorexpo, ma si legge innovazione, crescita, valorizzazione dei prodotti e dei territori e tanto altro ancora. Con un plus tutto legato - per la decima volta - alla Valtellina. E non solo ai suoi vini.

Ristorexpo, quando gusto e futuro uniscono anche i territori

E’ stata presentata oggi,  lunedì 20 febbraio 2023, in Camera di Commercio a Sondrio l’edizione numero 35 della manifestazione che si terrà dal 5 all’8 marzo 2023 a Lariofiere a Erba. Un evento ormai divenuto appuntamento fisso che ha lo scopo di raccontare e anticipare le tendenze del fuori casa.

«Per noi presentare qui questa manifestazione è importante perché dimostra come i due territori (quello del Comasco e la Valtellina, ndr) sono uniti e possono avere una significativa convergenza - ha spiegato Giovanni Ciceri, ideatore e curatore di Ristorexpo - Abbiamo dimostrato quanto sia stato importante promuovere il vino valtellinese in questo ambito e abbiamo sette stelle Michelin sul territorio che faranno parte di un gruppo di lavoro che si occupa di creare una carta locale che comprende anche i prodotti della Valtellina e del lago. Ci saranno le Stelle Michelin di Como a spiegare che quello che chiedono il loro clienti è anche di trovare momenti e collaborazioni per scoprire il territorio, i prodotti e quello che ci sta dietro.».

Il tema provocatorio della... "non sostenibilità"

E guardando all’evento in modo più ampio Ciceri ha aggiunto: «Il tema di quest'anno è la “non sostenibilità”. Ogni giorno si parla di sostenibilità, termine talvolta speso per nulla, un concetto che diviene svilito senza riscontri nella realtà. Quindi ci chiediamo: è tutto sostenibile o c'è una sostenibilità non più sostenibile? E’ sostenibile per le grandi aziende o anche per le piccole e magari per l'osteria in alta montagna? Per questo, per provare a rispondere alla domanda, ci sarà una tavola rotonda il giorno dell’inaugurazione con Davide Rampello (regista e volto noto della Tv), i giornalisti Giacomo Mojoli e Alberto Schieppati, due chef del calibro di Davide Scabin e Cristiano Tomei con l’animazione dei conduttori Rai Francesco Quaranta e Tinto. Un momento di riflessione chiave per il futuro del nostro mondo».

Un evento, quello della prima giornata, che sarà affiancato da tanti altri (il programma completo sul sito ristorexpo.com) come, ad esempio, il Consiglio regionale della Fipe, la presentazione della Giornata nazionale ristorazione, il Cocktail Contest e la giornata di approfondimento sulla ristorazione che si lega al concorso riservato alle scuole alberghiere.

I territori dialogano all'insegna dell'enograstonomia

Sempre con un occhio di riguardo al rapporto tra la zona che ospita l’evento (che è comunque di rilevanza nazionale) e la nostra terra che proprio lì trova uno spazio di promozione come hanno sottolineato sia il segretario generale della Cciaa Marco Bonat che il presidente di Fipe Sondrio Piero Ghisla.

Con quest’ultimo che ha aggiunto: «Per noi la vetrina di Ristorexpo è importante perché lì valorizziamo le nostre potenzialità, i nostri valori e tutto ciò che possiamo offrire. E’ un’opportunità in più per fare in modo che i visitatori della kermesse poi vengano qui e apprezzino quello che abbiamo».

A cominciare dal vino con il Consorzio che da un decennio è presente a Ristorexpo.

E il presidente Danilo Drocco ne spiega il significato: « Vini e Valtellina sono sempre più al centro dell'attenzione mediatica. Chiaramente le Olimpiadi aiutano. Per il vino stiamo facendo un percorso importante con la qualità che oggi è percepita a livello internazionale, ma ci interessa consolidare anche il rapporto con i territori. E Ristorexpo ci dà l’opportunità di incontrare i ristoratori, che sono diventati amici più che clienti, perché con la ristorazione costruiamo un percorso comune. Collaborare su un territorio così importante è ancora più utile se apriamo gli occhi sul lago, una zona che ha un successo enorme. Per noi sarebbe un piacere, oltreché un fattore strategico, se l'ospitalità del lago facesse del vino della Valtellina il vino locale. Potrebbe essere una grande opportunità per noi; un obiettivo da raggiungere anche grazie a Ristorexpo».

Quest'anno c'è ancora più... Valtellina

Dove, peraltro, Valtellina e lago si fondono quest’anno con la Brianza comasca anche nella ristorazione interna. Nel ristorante interno, infatti, ci sarà per la prima volta anche la Valtellina, con Anna Bertola della Trattoria Altavilla di Bianzone.

«Sono felice di essere in fiera per proporre il nostro piatto e i prodotti che cerchiamo di abbinare ogni giorno con vini - ha affermato - E scambiare esperienze con gli amici del lago».

Concetto ribadito da Pamela Paredi dell’Osteria La lanterna di Valsolda e Corrado Castelnovo de La baia di Cremia, oltreché da Fabio Fossati della Trattoria Edda di Inverigo che ha concluso: «Ogni anno c’è sempre qualche novità nella ristorazione. Quest'anno si è ampliato il gruppo, c'è grande energia e siamo pronti per la nuova avventura».

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