Comitato per salvare la chiesetta del Sassello
Realizzata nel 1398 da Giovanni Ianacini, oggi è abbandonata ed a rischio di crollo imminente.
La chiesetta della Beata Vergine del Sassello o della Pazienza, realizzata nel 1398 da Giovanni Ianacini, dedicata alla visita di Maria a Elisabetta, caduta nel più totale abbandono, è per fortuna sempre più al centro dell’attenzione. Inserita tra i luoghi del cuore Fai, Fondo dell’Ambiente Italiano, settantaduesima su 4167 siti, non riesce a rientrare tra quei monumenti cui il Fai nazionale destina contributi, bisognava avere numeri alti, ma comunque qualcosa sembra muoversi a riguardo. Facciamo un passo indietro. Dopo la fortuna iniziale, la chiesa fu trascurata, il patrimonio disperso; nel corso del 1600, fu avviata una campagna di recupero e migliorie, curata dal sacerdote Baldassarre Bellotti; fu ampliata e realizzato un nuovo altare ligneo. Tavolette votive, tele, paramenti e suppellettili, arricchiscono la chiesa, che rischia però di crollare.
Iniziativa
Oggi, su iniziativa del già magistrato Giuseppe Tarantola, si è costituito un Comitato, che darà vita ad una associazione, per intraprendere una raccolta fondi, composto da Emanuela Gasperi, Luca Pedrana, Leo Schena, Renato De Lorenzi, Michele De Lorenzi, Roberta De Monticelli, Alessandro Bernardi, Lorenza Fumagalli, Cristina e Paola Berbenni, Maria Pedranzini. Il primo passo è definire la proprietà. Nel 2022 è stata meta delle Giornate Fai Primavera, quest’anno, il 25 e 26 marzo, dedicate a tre chiese in Valdisotto.