Sondrio

Al Mvsa di Sondrio la mostra "Da Fattori a Previati"

Domani l'inaugurazione dell'esposizione che sarà visitabile fino al 27 agosto

Al Mvsa di Sondrio la mostra "Da Fattori a Previati"
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Si inaugura domani, venerdì 17 marzo 2023, a Palazzo Sassi de’ Lavizzari (alle 17.30) - e resterà aperta fino al 27 agosto - la mostra "Da Fattori a Previati. La collezione Molo dalla Pinacoteca cantonale Giovanni Züst di Rancate al MVSA", frutto della collaborazione fra l’importante istituzione museale ticinese e il Museo valtellinese di storia e arte, che si preannuncia come l’evento artistico clou della prossima primavera-estate culturale sondriese, cui la Banca Popolare di Sondrio non ha voluto far mancare il proprio sostegno finanziario.

Al Mvsa di Sondrio la mostra "Da Fattori a Previati"

In mostra alcune fra le opere più belle e significative della collezione d’arte che l’imprenditore e banchiere ticinese Riccardo Molo mise insieme, fra il 1926 e il 1928, per la propria villa di Balerna, seguendo il criterio selettivo, allora in voga, delle scuole regionali, per ricostruire un’immagine d’insieme della pittura italiana fra la metà dell’Ottocento e il primo ventennio del Novecento.

A lungo dimenticata, l’importante collezione, oggi in deposito alla Pinacoteca cantonale Züst di Rancate che l’ha riscoperta con una bella mostra nel 2009, viene oggi riproposta al Mvsa di Sondrio attraverso una selezione di 13 opere, fra dipinti e disegni.

Le opere esposte

Le opere esposte sono di grande valore e tra esse  spiccano due assoluti capolavori «La diligenza a Sesto» e «Masseria con pergolato» di Giovanni Fattori, capofila della scuola toscana dei Macchiaioli; un bel paesaggio invernale («Inverno») del piemontese Lorenzo Delleani; una suggestiva scena serale («Sera fra i monti» o «All’abbeveratoio») del veneto Pietro Fragiacomo, e, naturalmente, i lombardi Mosè Bianchi, con l’inquietante e sensuale «Donna con calice», e Gaetano Previati, di cui, insieme al curioso «Vendemmia», viene esposto l’intenso, bellissimo «Autoritratto» a carboncino.

E lombardo va considerato anche Giovanni Segantini, presente con una rara e poco nota veduta, «Lago di Lecco», che è una delle primissime opere giovanili dell’artista trentino, ben lontano dalla sua cifra divisionista con cui sarà in seguito universalmente noto. Non mancano, infine, il ticinese Camillo Rusconi con due gradevoli paesaggi invernali, «San Bernardino» e «Slitte sulla neve (Saint Moritz)», e Il veronese, ma ticinese d’adozione, Guido Gonzato, che di Riccardo Molo fu anche il consigliere artistico.

Si tratta - come nel caso di Fattori, di Mosé Bianchi o di Fragiacomo - di opere inedite o del tutto sconosciute prima della riscoperta della Collezione Molo ad opera della Pinacoteca Züst.

Una mostra particolarmente ricercata e preziosa quella che al Mvsa

Una mostra, dunque, particolarmente ricercata e preziosa quella che al Mvsa, fortemente voluta dall’assessore alla Cultura del Comune di Sondrio, Marcella Fratta, protagonista della presentazione insieme ad Alessandra Brambilla della Pinacoteca Züst.

Esposizione alla cui realizzazione la Banca Popolare di Sondrio è orgogliosa di aver contribuito, non solo per l’importanza dell’iniziativa in sé, ma perché l’arte e il collezionismo artistico sono stati e sono tutt’ora, attraverso il sito www.posoarte.it, parte rilevante della propria attività culturale e perché, infine, essa rappresenta l’omaggio a un collezionista, Riccardo Molo, che fu anche un importante imprenditore e banchiere in una terra come il Ticino in cui la Bps è da quasi trent’anni presente con un proprio istituto, la Banca Popolare di Sondrio (Suisse), che è oggi parte viva e pulsante dell’economia e della comunità ticinese e svizzera.

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