Villa di Tirano

Tangenziale di Tirano: "Se quel progetto non cambia è un disastro per Villa"

Abbiamo sentito il parere di due personaggi storici della politica locale sul tracciato della tangenziale, Tognini e Moratti.

Tangenziale di Tirano: "Se quel progetto non cambia è un disastro per Villa"
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Il cantiere per la tangenziale di Tirano evidenzia ogni giorno di più il grave sfregio al nostro territorio e ambiente. Per questo motivo abbiamo voluto sentire due personaggi storici della politica villasca, Giacomo Tognini, sindaco di Villa per decenni e l’ingegner Enrico Moratti, vicesindaco a metà anni ‘80 e storico tecnico del Comune da una vita. La loro opinione è presto riassunta, le modifiche che il Comune di Villa propone ad Anas genererebbero meno costi, meno tempi di lavoro (che quindi sarebbero rispettati) e più sicurezza per la gente.

Le opinioni

"E’ uno sfregio oggettivamente non previsto dal progetto definitivo, l’unico elaborato sul quale il Comune di Villa di Tirano è stato chiamato a esprimere un parere. Eravamo nel marzo 2018, il Comune espresse un parere positivo, con osservazioni tendenti a ridurre lo spreco di terreni, a verificare gli aspetti della sicurezza dal punto di vista idrogeologico, ad alleggerire l’impatto ambientale e l’inquinamento acustico. In particolare il previsto rilevato di notevoli dimensioni, di fatto annulla l’effetto di laminazione dell’attuale area di esondazione (A del PAI), con gravi conseguenze per tutte le opere e per la sicurezza delle abitazioni esistenti a valle della frazione San Bernardo".

Piantedo

In analoghe situazioni, il tratto di nuova statale 38 Piantedo-Cosio, è stato realizzato su viadotto.

"La sorpresa venne - sempre Tognini e Moratti - dalle bozze di progetto esecutivo che cominciarono a circolare nelle ditte e società interessate alle interferenze. Nessuna comunicazione al Comune che comunque già nel gennaio 2019 evidenziò ad Anas lo stravolgimento del progetto definitivo con una variante che andava a raddoppiare le superfici occupate".

Ma cosa è cambiato in sostanza?

"In sostanza veniva prevista una nuova strada provinciale parallela alla nuova statale (con rotatoria davanti alla storica chiesa di San Bernardo), in sostituzione dell’attuale strada provinciale numero 24 che corre sull’argine dell’Adda e che il progetto definitivo prevedeva di conservare. L’impatto ambientale ovviamente veniva così stravolto".

Risposte

In tutto questo tempo però nessuna risposta è mai giunta da Anas.

"Da questa nuova situazione il Comune maturò la proposta di eliminazione della rotatoria prevista tra il ponte sull’Adda e Stazzona, con un sottopasso della tangenziale rispetto strada provinciale numero 25, con la stessa localizzazione. Proposta elaborata con le essenziali valutazioni e fattibilità tecniche.

Non parliamo di costi. Vorrebbe dire almeno un dimezzamento nella tratta Stazzona-Tirano. Quindi si superava e si supera così l’esigenza di rivedere la viabilità provinciale per Tirano e per Aprica, la viabilità locale per un diretto collegamento, almeno ciclopedonale, tra Villa e Stazzona, che ancora oggi il progetto non prevede, pur essendo stato sempre segnalato dal 2019, sia verbalmente che per iscritto.

Si manterrebbe invariata la situazione attuale, non si occuperebbero almeno 5 ettari in più di superfici agricole".

Autorizzazioni

"L’unica risposta scritta è arrivata nel febbraio di quest’anno, ma non nel merito della proposta. Si respinge solo per i tempi che le autorizzazioni richiederebbero, mentre Anas sostiene che “modifiche apportate in sede di progettazione esecutiva sono ascrivibili ad approfondimenti progettuali che non modificano la natura ambientale del progetto e rispondono, per quanto di competenza ambientale, a quanto previsto ed esaminato in sede di parere di Via”.

Quindi per il raddoppio previsto dal progetto esecutivo non si ritennero necessarie nuove autorizzazioni, mentre per il sottopasso alla provinciale 25, con significativo alleggerimento dell’impatto rappresentato dalla rotatoria, non sarebbe invece “ascrivibile ad approfondimenti progettuali che non modificano la natura ambientale del progetto e rispondono, per quanto di competenza ambientale, a quanto previsto ed esaminato in sede di parere di Via”. E questo nonostante nel frattempo fossero intercorsi incontri a livelli tecnici e istituzionali, nei quali si assicuravano approfondimenti nell’eventualità di un commissario per la realizzazione delle opere con poteri di snellimento delle procedure".

Olimpiadi

L’inclusione dell’opera fra quelle delle Olimpiadi è stata fatta, il commissario è nominato...

"Ma il silenzio si è fatto ancora sempre più assordante. Nessuna risposta di merito. Una rotatoria in meno migliora decisamente il flusso del traffico nell’area, mette in sicurezza il sistema cinematico rappresentato dalla tangenziale, dalle provinciali numero 24 e 25, dall’esistente ponte sull’Adda, che, va rimarcato, è percorribile solo a senso unico alternato, mantenendo altresì, per la viabilità pedonale, l’esistente marciapiede totalmente illuminato. Spregio assoluto nei confronti dell’istituzione Comune".

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