Il soccorso si impara sul territorio
Un corso dal 25 al 28 maggio.
Soccorso in ambiente impervio. Un corso dal 25 al 28 maggio, 60 tra medici e infermieri sanitari del Corpo nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico, da tutta Italia, al lavoro in otto presidi, dal trasporto e mobilizzazione dell’infortunato, all’intervento immediato, sempre più performanti, confortevoli, leggeri, trasportabili, posizionati nel parco dell’Hotel Cepina, Valdisotto, grazie alla disponibilità di Marzia Zappa; anche sulla falesia di Isolaccia, Valdidentro, 130 persone in azione, tanti figuranti soprattutto del posto, forze della Guardia di finanza del soccorso e del 118, in presidi di totale imbragamento in parete, recupero in fessura, gestione del paziente, non solo adulto, in forra, o vittima di taglio da motosega, in arresto cardiaco, caduto in bicicletta, scivolato su pietraia.
Organizzazione
Soddisfazione per l’organizzatrice Silvia Gurini, infermiera volontaria del Soccorso, di Bormio, che ringrazia anche gli sponsor. Sul campo Mario Milani, medico istruttore nazionale responsabile del servizio Regione Lombardia del Soccorso, ideatore 10 anni fa della scuola medici e infermieri, insieme a Simona Berteletti, direttrice della scuola nazionale medica del Soccorso. Così Mattia Compagnoni e Severino Moranduzzo: "Intervenire in contesto urbano o in ambiente impervio, la differenza è molta. Siamo qui per meglio imparare".