Gervasino d'Oro: a Bormio premiati i cittadini meritevoli
Nel giorno della festa patronale dei santi Gervasio e Protasio, il sindaco Silvia Cavazzi e l'assessore alla Cultura Paola Romerio Bonazzi, hanno accolto i tre premiati
Tre storie, tre profili, tre esperienze molto diverse, tutte a loro modo miliari e accomunate dal forte legame con Bormio e la sua comunità che, in ambiti differenti, hanno dato prestigio al loro paese di origine o nel quale hanno scelto di vivere.
Gervasino d'Oro
Cleofe Vanelli Majocchi, Livio Dei Cas e Valeria Colturi sono stati insigniti ieri del Gervasino d'Oro, l'onorificenza istituita nel 2022, per iniziativa dell'Amministrazione comunale che ha inteso riconoscere un pubblico encomio a cittadini che, come si legge nell'apposito regolamento, "abbiano in qualsiasi modo giovato a Bormio, sia rendendone più alto il prestigio attraverso la loro personale virtù sia servendone con disinteressata dedizione alle singole istituzioni".
Nel giorno della festa patronale dei santi Gervasio e Protasio, il sindaco Silvia Cavazzi e l'assessore alla Cultura Paola Romerio Bonazzi, hanno accolto i tre premiati, accompagnati da familiari e amici, nel giardino di Palazzo De Simoni.
«Questa benemerenza - ha detto il sindaco Cavazzi nell'introdurre la cerimonia - è stata istituita quale riconoscimento a chi ha fatto cose belle per Bormio operando in ambiti diversi, a chi si è impegnato per la comunità, a chi, più in generale, ha dato lustro al nostro paese». Uno ad uno sono stati presentati quindi premiati: emozionati, si sono detti onorati di ricevere il Gervasino d'Oro, hanno ringraziato e colto l'occasione per ribadire il legame forte con Bormio: quello di Cleofe Vanelli Majocchi, «Non ho meriti, ho fatto tutto con grande amore e voi me ne state dando altrettanto», quello di Livio Dei Cas, «Anche se vivo lontano ho sempre lasciato l'anima qui, questo è il premio più importante fra quelli che ho ottenuto in cinquant'anni di carriera», quello di Valeria Colturi, «Sono orgogliosa di essere nata qui, c'è bellezza ovunque ed è stato facile renderla in altri campi». Tre vite riassunte in una breve presentazione a introdurre le singole premiazioni.
Cleofe Vanelli Majocchi
Se a Bormio negli anni del boom economico sono arrivate l'alta moda e le grandi firme è stato per merito di Cleofe Vanelli Majocchi, nata a Crema da famiglia di origini valtellinesi, che nel 1959 ha aperto il negozio "Bimbi al sole" e, due anni dopo, "Cleosolemoda". Grande intuito e indubbie capacità imprenditoriali le hanno consentito di diventare il punto di riferimento per i clienti e per la categoria dei commercianti. È stata parte attiva del gruppo di imprenditori che con lungimiranza ha lanciato il progetto Bormio 2000 con la ski area, nella quale ancora oggi spicca il nome della pista "Bimbi al sole".
Livio Dei Cas
Medico chirurgo specialista in malattie dell'apparato cardiovascolare, Livio Dei Cas ha avuto una brillante carriera, distinguendosi, in Italia e all'estero, per la ricerca scientifica, per l'insegnamento e per l'attività clinica-assistenziale in Cardiologia. Lascia Bormio per gli studi e il lavoro, senza mai dimenticare le sue origini promuovendo il Corso di aggiornamento in Cardiologia, giunto alla ventesima edizione, portando in valle esperti da tutto il mondo. Fornisce il suo contributo alla salute pubblica partecipando ai lavori per la riorganizzazione e l'efficientamento dei servizi dell'Ospedale Morelli di Sondalo.
Valeria Colturi
Giovanissima, spinta dalla passione e sostenuta dal suo talento, nel 1989 ha fondato Crazy, marchio di abbigliamento tecnico per la montagna che oggi viene distribuito in oltre cinquecento negozi in Italia, nel resto d'Europa e negli Stati Uniti, e dà lavoro a duecento persone. Valeria Colturi è nata, vive e lavora a Bormio: è un esempio per i giovani e fonte d'ispirazione per gli imprenditori del territorio. Con la sua determinazione, la creatività e lo spirito d'innovazione è diventata ambasciatrice di Bormio e del made in Italy, dando notorietà e prestigio al suo paese.
Cittadini benemeriti
L'assessore Romerio Bonazzi ha letto i messaggi pervenuti dal professor Alberto Quadrio Curzio, Gervasino d'Oro 2022, e del consigliere delegato e direttore generale della Banca Popolare di Sondrio Mario Alberto Pedranzini, che si sono congratulati con i premiati. La commissione preposta all'individuazione dei tre cittadini benemeriti è formata dal sindaco Cavazzi, dall'assessore alla Cultura Romerio Bonazzi e dai consiglieri comunali Francesco Boscacci, Monica Clementi e Loris Praolini. L'anno scorso, per la prima edizione, erano stati premiati suor Emilia Salacrist, esempio di dedizione e carità cristiana nel suo servizio presso la Scuola dell'infanzia e nella sua attività in favore dei bisognosi, Oreste Peccedi, allenatore della Nazionale di sci alpino e creatore della pista Stelvio per i Campionati mondiali del 1985, e Alberto Quadrio Curzio, economista di fama, professore emerito dell'Università Cattolica di Milano, già presidente dell'Accademia Nazionale dei Lincei.