Una festa per l’Alute: "noi non molliamo"
Nella serata voluta dai rappresentanti del Comitato è emersa la volontà di vigilare perché lo stop sia definitivo.
Erano circa 500 le persone che mercoledì sera, nel giardino degli eredi di Egidio Pedranzini, hanno preso parte alla festa dell’Alute. Iniziativa pensata un anno fa dal Comitato Bormini per l’Alute. C’erano sostenitori, residenti, turisti affezionati; tanti indossavano le magliette stampate per l’occasione con la scritta "Viva l’Alute, l’Alute è viva". Un rinfresco, un momento di confronto, chiacchiere, poesie, tra gioia, sorrisi, gadget, con le canzoni in dialetto del Trio Quartet. Una festa arrivata all’indomani dell’annuncio della sospensione dell’iter per la realizzazione della tangenzialina. "Attendiamo di vedere gli atti, nero su bianco, una delibera di consiglio comunale - spiegano i rappresentanti del Comitato - poi potremo valutare e procedere determinati, attivi e vigili. Perché noi non molliamo: se tutto resta aperto dopo le Olimpiadi, dobbiamo proseguire con la raccolta fondi per eventuali azioni legali. Se non ci fossero stati il Comitato promotore referendario e i Bormini per l’Alute, avremmo visto già le ruspe sulla piana. L’amministrazione ha fatto un dietrofront, anche se mascherato, perché un anno e mezzo centinaia di famiglie si sono opposte. I cittadini ringraziano, ma vogliono capire cosa significhi questo “congelamento” dell’opera. Intanto il movimento cresce e lo si è viso anche stasera".
Olimpiadi
Qualcuno ha riflettuto sul collegamento impianti da sci per le Olimpiadi: "A fronte della dichiarazione del sindaco Silvia Cavazzi, ci chiediamo il senso di un collegamento tra zona Funivie e Santa Lucia, con piloni sull’Alute, quando sono stati appena tolti e interrati quelli di Terna per mitigare l’impatto ambientale. Il nostro sogno sarebbe mettere un vincolo sull’Alute, rendendola intoccabile, ora e per sempre". Il presidente del Comitato referendario, Ludovica Canclini, ha ringraziato tutti per il bel momento di condivisione, mentre Antonio Muraca, della sezione di Sondrio di Italia Nostra, sezione Sondrio, ha commentato con una nota l’accaduto: "Il dietrofront politico sulla tangenzialina dell’Alute non implica automaticamente la salvezza della piana, ma rappresenta un rinvio della realizzazione del progetto, mosso da motivi organizzativi anziché dalla reale considerazione delle preoccupazioni della popolazione che si è opposta. Ma che, negando il referendum, è stata ignorata. Continueremo a sostenere le iniziative del Comitato, invitando tutti ad appoggiare i ricorsi che stanno per essere depositati, finanziati tramite una crowfunding".
E sulla vicenda è intervenuto anche Nicola Faifer, del Comitato Olimpiadi Sostenibili: "Insieme agli ambientalisti lavoreremo sugli spiragli dati dall’amministrazione, capitalizzando un percorso di mediazione. Chiediamo un tavolo con la sindaca e studiamo una maggior tutela per salvare l’Alute, adottando piani di particolare tutela paesistica e interesse storico, sovrapponendoli a tutti i vincoli che ci sono, stralciando qualsiasi opera impattante nel Pgt. Questi sono gli unici strumenti su cui la politica si deve concentrare. La viabilità? Serve una mobilità dolce su rotaia per risolvere il trasporto dei turisti verso gli impianti. Il resto non è futuro. Ricorsi e battaglie non portano vantaggi. Con la politica bisogna dialogare".