Presentazione tra gli applausi per la squadra della Nuova Sondrio Calcio
Nella suggestiva cornice della sala del Grand Hotel della Posta si è alzato il velo giovedì sera sulla squadra attesa all’inizio del campionato di Eccellenza a partire da domenica.
Una serata indimenticabile, di quelle destinate a restare nella storia della Nuova Sondrio Calcio come un capitolo indelebile. Nella suggestiva cornice della sala del Grand Hotel della Posta si è alzato il velo giovedì sera sulla squadra attesa all’inizio del campionato di Eccellenza a partire da domenica.
Presentazione squadra
Alla presenza delle maggiori autorità cittadine, dal prefetto di Sondrio, Roberto Bolognesi, al questore Carlo Mazza, dal sindaco Marco Scaramellini al comandante provinciale dei carabinieri Marco Piras, nonché di alcuni rappresentanti degli sponsor che sostengono il club, l’evento ha costituito l’occasione per tracciare un bilancio dopo due anni e quattro mesi dall’inizio della presidenza firmata Michele Rigamonti, affiancato per l’occasione da un campione come il brasiliano Hernanes, detto “Il Profeta”, sempre attento alle vicende della società del capoluogo, dal direttore sportivo Christian Salvadori, artefice del capolavoro calcistico che ha riportato il Sondrio in Eccellenza, nonché dal responsabile sport e tempo libero dell’Ac Monza, Mariano Vaccaro, a testimonianza di un legame sempre più concreto e duraturo con il sodalizio biancorosso.
“La presenza delle autorità, degli sponsor, della stampa, degli amici, di coloro che hanno a cuore le sorti della Nuova Sondrio rappresenta la migliore risposta al nostro impegno quotidiano – sono state le parole del presidente Michele Rigamonti in fase di apertura della serata -. Questo progetto deve essere il progetto di tutti, perché se ci crediamo tutti, il club va avanti e risponde al bisogno di calcio di questa città”.
Il prefetto Roberto Bolognesi ha salutato così la platea:
“Una squadra di calcio in un capoluogo di provincia è molto importante, per quello che esprime, per i valori che manifesta. Il calcio è uno sport di gruppo, un’eterna ricerca dell’armonia per raggiungere il risultato, quello che cerchiamo noi tutti i giorni nella nostra vita”.
Queste le parole del questore Carlo Mazza:
“Sono da poco tempo in Valtellina, inizio a conoscere il territorio, le realtà di questa bellissima comunità tra cui c’è la squadra del Sondrio Calcio, che ha vinto il campionato l’anno scorso e in questa stagione ha ambizioni e noi tutti siamo qui per sostenere le ambizioni di questa squadra. Forza Sondrio Calcio!”.
“Guardo i ragazzi con una certa invidia, mi piacerebbe essere lì con loro ad allenarmi, a giocare – ha ammesso il sindaco del capoluogo Marco Scaramellini, ex giocatore e dirigente biancazzurro -. La passione della città c’è, in due anni è stato fatto un mezzo miracolo anche perché avevamo il settore giovanile a zero. E’ stato vinto un campionato con la formazione Juniores, gli Allievi sono saliti anche loro nel regionale e il movimento nel settore giovanile si sta ricreando. Non è facile, per dieci anni mi sono impegnato proprio in quell’ambito e conosco le difficoltà, quindi complimenti a chi sta lavorando. Sono sicuro che quest’anno rivivremo un altro campionato affascinante con la prima squadra e la città è presente, ma anche oltre i confini cittadini c’è passione, come dimostra chi arriva da Chiavenna, da Bormio, da varie località della provincia allo stadio la domenica e questo ci aiuta. L’amministrazione comunale è sempre vicina al club: campo e illuminazione sono stati rifatti, mentre proprio oggi stavamo parlando di un ulteriore progetto sugli spogliatoi”.
Il legame con l’Ac Monza è stato testimoniato e ribadito da Mariano Vaccaro, responsabile sport e tempo libero del club biancorosso, che ha ammesso:
“L’approccio è stato decisamente positivo, abbiamo notato molto entusiasmo, molta passione in questa società. Rinnovo i complimenti ai ragazzi che hanno permesso di raggiungere certi risultati. Quando sei il punto di riferimento di un territorio, le aspettative sono sempre molto alte”. “Porto il saluto dell’amministratore delegato Adriano Galliani, dell’avvocato Francesco De Martino dello studio legale Cantamessa che accompagna il Monza da molti anni. Sono persone particolarmente attente alle fortune del Sondrio e noi nell’ambito delle società affiliate siamo contenti, contentissimi di avere un partner come la Nuova Sondrio – ha proseguito Vaccaro -, non solo per il blasone della società, ma per tutto quello che faremo insieme”.
Un video suggestivo nel ricordo dell’ex presidente dell’Ac Monza, Silvio Berlusconi, ha preceduto l’intervento di Mauro Baggini, vicepresidente della Nuova Sondrio e responsabile del settore giovanile, che ha ricordato quanto avvenuto in questi anni in cui gli ostacoli non sono mancati, a cominciare dal prato incolto trovato fin dal primo giorno dopo mesi di abbandono del campo della Castellina.
“Curavo il settore giovanile della precedente gestione e sono molto legato a questo ambito – ha sottolineato Baggini -. Il mio impegno è proprio quello di riportarlo ai livelli del passato, ripartendo da un lavoro meticoloso, attento specialmente alla fase organizzativa”.
La parte della serata dedicata alla prima squadra è stata aperta dalle considerazioni del direttore sportivo Christian Salvadori:
“Sembra siano passati vent’anni per quello che si è fatto da quando Michele Rigamonti mi ha coinvolto in questo progetto. E’ stato fatto tanto, da me nell’individuazione dei veri protagonisti che sono i ragazzi della prima squadra. Sono loro i veri protagonisti e questo non bisogna mai dimenticarlo. Poi si tratta di dare una mentalità, un’impostazione. A chi mi chiedeva quando sono arrivato che aspettative calcistiche avevo, dopo essermi reso conto del territorio rispondevo che prima bisognava fare una rivoluzione culturale per far capire cosa può servire nel calcio per ottenere determinati risultati. Il merito di quanto si è fatto è del presidente, che mi ha messo nelle condizioni di avere carta bianca per seguire quello che ho sempre creduto giusto. Un ringraziamento va al mister, allo staff, ai calciatori che la scorsa stagione dicevo come non c’entrassero niente con quella categoria, quest’anno dico che ancora di più ho questa convinzione”.
Proprio l’amicizia tra Christian Salvadori e Hernanes ha permesso di avere come ospite della serata l’ex giocatore tra le altre squadre di Lazio, Inter e Juventus, che la passata stagione è stato a un passo dal vestire la maglia biancazzurra:
“L’esperienza maturata negli anni grazie a quanto appreso da Walter Sabatini mi aveva portato a pensare a qualcosa di straordinario, ad alzare sempre l’asticella – ha ricordato il direttore sportivo -. Così tra il primo e secondo tempo di una Supercoppa italiana tra Juve e Inter ho chiamato Ca’ del Profeta (il wine resort di Hernanes in provincia di Asti ndr) e da lì sono iniziati i contatti per portarlo in biancazzurro, costruendogli un’architettura apposita. Siamo stati veramente vicini a un approdo storico per Sondrio”.
“Con tutte queste immagini e queste parole mi viene voglia di giocare – ha esordito Hernanes -. E’ troppo bello essere in questo ambiente, sicuramente preferivo stare dove oggi è seduta la squadra. Quanto ha detto Christian è vero: quando sono tornato dal Brasile avevo deciso di non farci più ritorno perché volevo stare con i miei figli. Se avessi trovato qualche opportunità, avrei continuato a giocare, altrimenti avrei smesso. Poi è arrivata questa telefonata, abbiamo iniziato a parlare e per poco, proprio per poco hai rischiato di allungarmi la carriera – ha affermato Il Profeta rivolgendosi a Salvadori -. La distanza di tre ore e mezza e la volontà di restare coi miei figli ha fatto sì che per poco l’obiettivo non si concretizzasse”.
“Questa sera sono qui per salutare, fare i complimenti per la vittoria dell’anno scorso e rivolgere un “in bocca al lupo” per questa stagione – ha proseguito -. Faccio i complimenti al presidente, perché sono qui da poco ma sento di stare in un club dove si respira fiducia, dove si vede un futuro per raggiungere gli obiettivi. Dove c’è ambizione, voglia di fare, di arrivare, quello è l’ambiente giusto, che ti dà la spinta”. La carriera di Hernanes è stata ricca di momenti importanti, come ha ricordato lo stesso brasiliano:
“La prima partita con la maglia del San Paolo, il primo trofeo che ho vinto con questa squadra ovvero la serie A in Brasile sono tra i miei ricordi più belli. Così come quando ho ricevuto da Pelè il premio come miglior giocatore del campionato, un grande onore. Aver giocato la Confederations Cup, così come aver disputato le partite al Maracanà, aver battuto la Spagna con il pubblico entusiasta sono emozioni indimenticabili. Anche in questo Paese la Coppa Italia vinta con la Lazio in finale sulla Roma, lo scudetto conquistato con la Juve, la partita di Champions contro il Bayern rappresentano momenti unici, così come la convocazione per il Mondiale 2014”.
Claudio Palladi, amministratore delegato della Rigamonti Bresaole, main sponsor dei biancazzurri fin dal primo anno, ha ricordato le difficoltà iniziali nella crescita del club e nell’ottenimento dei risultati, apprezzando ancora di più il lavoro di ricostruzione compiuto e gli obiettivi centrati:
“L’azienda che rappresento ha il dovere di essere vicina al territorio, in cui siamo una delle più grosse imprese alimentari. E’ un dovere che sentiamo anche come un piacere, lo facciamo con molta convinzione. Con Michele fin dall’inizio c’è stata una relazione molto franca, molto aperta, affrontando aspetti anche impegnativi. Vedere oggi che la squadra comincia a girare, con un’organizzazione, è motivo di soddisfazione. Ci vuole ambizione, la squadra del Sondrio merita di avere delle ambizioni. Noi ci siamo, con l’obiettivo di fare del Sondrio una squadra importante”.
La presentazione sul palco dell’organico biancazzurro è culminata con le considerazioni di mister Fabio Fraschetti:
“Come un anno fa spendo le stesse parole, ringraziando la società a livello organizzativo che ci consente di allenarci di giorno, che per chi ha fatto di questo mestiere una professione rappresenta la condizione ottimale. Grazie al direttore sportivo per avermi messo a disposizione una squadra all’altezza della situazione. Ci ridiamo appuntamento tra un anno, perché ho la netta sensazione di avere a disposizione una macchina che possa raggiungere gli obiettivi prefissati in questa stagione dove andremo a giocare in un campionato più consono al blasone della società, con tre, quattro club che hanno già dichiarato di voler vincere il girone, ma noi con umiltà, insegnando ai ragazzi che niente è scontato, che ogni esercizio migliora, con il materiale umano a disposizione sono sicuro che faremo bene”.
Da ricordare come su tutte le maglie delle squadre biancazzurre ci sarà quest’anno il marchio della Pro Valtellina, ente filantropico che aiuta tutta la valle.
“Siamo fieri di poterci fregiare di questo logo - ha sottolineato Michele Rigamonti -, così come siamo felici di portare in tutta la Regione il marchio Valtellina in questa marcia di avvicinamento che ci condurrà alle Olimpiadi del 2026, data entro la quale ci siamo prefissati di raggiungere la serie D, anche se speriamo di ottenerla prima”.
Infine la passione per i vini ha unito il numero uno biancazzurro ed Hernanes, con una maglietta speciale consegnata al termine della serata a suggellare un’intesa affinché il vino prodotto da La Spia, casa vinicola del presidente Rigamonti, possa approdare nelle Langhe e quello della Ca’ del Profeta giunga sulle tavole della Valtellina.
Un’ultima clip con il saluto e l’incoraggiamento di ex campioni come Nicolas Burdisso, Gigi Orlandini e Antonio Cassano, legati da stima e amicizia con il direttore sportivo Christian Salvadori, ha concluso la serata, rimandando l’appuntamento a domenica alle 15.30 alla Castellina con il debutto in campionato tra Nuova Sondrio e Calolziocorte.