Aprica

Il saluto del sindaco a don Giacomo

Il benvenuto e l'invito a coinvolgere i bambini.

Il saluto del sindaco a don Giacomo
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A fine ottobre, Aprica ha accolto don Giacomo Folini. L’arrivo, accompagnato da una delegazione del paese da cui proveniva, Sondalo, con in testa il sindaco Ilaria Peraldini, alla chiesa di Aprica Santa Maria per un momento di preghiera, poi incontro all’oratorio Don Bosco con famiglie e bambini e solenne concelebrazione al Santuario di Maria Ausiliatrice con la presenza del vescovo cardinale Oscar Cantoni oltre che degli altri sacerdoti della zona. "E’ una grande emozione - ha detto don Giacomo - il primo passo sarà quello di ascoltare la gente".

Il discorso

Queste invece le parole dei sindaco Dario Corvi. "Caro don Giacomo, nella felice occasione del suo insediamento in qualità di nuovo parroco delle parrocchie dei Santi Pietro e Paolo e di Santa Maria Assunta nella comunità pastorale di Aprica, sono lieto ed onorato di rivolgerle - a nome dell’amministrazione e dell’intera comunità - un caro saluto e darle un cordiale benvenuto. L’ingresso del nuovo parroco è sempre un momento di passaggio importante, in particolare per una comunità come quella di Aprica, dove numerose sono le difficoltà ma altrettante sono le opportunità. La nostra non è certo una realtà semplice da gestire con due parrocchie e la complessità dei flussi turistici che moltiplicano fatiche ed impegni. Questa natura ci consente e ci permette però al contempo di essere una comunità aperta, con importanti opportunità di scambio ed arricchimento sociale e culturale. Un aspetto che dobbiamo quanto più possibile saper valorizzare. Quella del parroco è da sempre una figura di riferimento fondamentale per la comunità. Lo è stato don Claudio in questi ultimi anni, così come don Augusto, oltre a tutti gli altri parroci che si sono avvicendati nelle due parrocchie, a cui rivolgo un pensiero riconoscente".

Appello

Quella del parroco "è una figura che è cambiata nel tempo, e che esercita un ruolo forse ancor più difficile e complesso, in una società sempre più individualista, in cui costruire e mantenere aggregazione e spirito di comunione richiede grande impegno continuo e tanta dedizione. Credo e sono convinto che in questo contesto il rapporto diretto tra le persone rimanga di fondamentale importanza. Sono certo che lei don Giacomo saprà in breve tempo integrarsi nella nostra comunità e diventarne da subito parte attiva e figura di riferimento, ascoltando e dialogando in forma attiva, interpretando appieno quel fondamentale ruolo di servizio che è chiamato a svolgere. Da parte mia, dell’amministrazione e degli aprichesi tutti l’impegno e l’auspicio è quello di avviare e soprattutto condividere con lei un percorso che abbia come obiettivo quello di accrescere la partecipazione e forgiare spirito di unione nella grande famiglia della comunità. In sintesi, questo significa fare una cosa apparentemente semplice, stare insieme. Nella vita di tutti i giorni così come nelle occasioni speciali". Poi un appello. "Per questo oltre che a don Giacomo le mie parole quest’oggi si rivolgono anche a voi aprichesi: serve che ognuno di noi faccia la propria parte, supportando, per quanto possibile, l’operato del nostro nuovo parroco e rendendosi parte attiva della comunità. Oggi i nostri parrocchiani l’hanno inizialmente accolta presso l’oratorio con i nostri bambini. Non è stata una scelta casuale, ma un preciso messaggio, o meglio una richiesta, di far tornare a vivere e ridare centralità a quel luogo. Perché i bambini sono il nostro presente e il nostro futuro e devono essere al centro del percorso di crescita che vorremmo condividere con lei. Per concludere, il mio augurio è che il suo ministero presso la comunità di Aprica possa essere ricco di soddisfazioni. Conti pure su di noi e non esiti mai a chiedere aiuto a sua volta se e quando necessario. Noi ci siamo e ci saremo".

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