La trimestrale

Banca Popolare di Sondrio, utile netto record: a settembre è di 348,6 milioni di euro

Il consigliere delegato Pedranzini: "Siamo “una banca che fa banca”, vicina alla clientela, con un modello di business rafforzato negli anni"

Banca Popolare di Sondrio, utile netto  record: a settembre è di 348,6 milioni di euro
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E’ da record l’utile netto che la Banca Popolare di Sondrio ha registrato nei primi nove mesi di quest’anno: 348,6 milioni di euro con un incremento del 130,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Banca Popolare di Sondrio, utile netto record: a settembre è di 348,6 milioni di euro

Il dato è stato reso noto oggi, martedì 7 novembre 2023, quando il Consiglio di Amministrazione, presieduto da Francesco Venosta, ha approvato le risultanze contabili al 30 settembre illustrate dal consigliere delegato e direttore generale Mario Alberto Pedranzini.

E proprio il Ceo ha commentato: «Nei primi nove mesi dell’anno siamo stati in grado di ottenere risultati estremamente positivi, con un utile netto di Gruppo che supera i 348 milioni di euro. Siamo “una banca che fa banca”, vicina alla clientela, con un modello di business rafforzato negli anni che ci permette di navigare con successo nell’attuale contesto di tassi di interesse, offrendo servizi diversificati e di qualità che soddisfano i nostri clienti, famiglie e imprese, per affrontare le diverse fasi del ciclo economico, sempre in un’ottica di crescita, ma con fondamentali solidi. Il trend di sviluppo delle commissioni riflette questo nostro punto di forza nell’offerta alle imprese, mentre potenziamo - grazie alle partnership con Unipol e Arca - la distribuzione di prodotti assicurativi e di gestione del risparmio per la clientela privata.

E ha aggiunto: «Possiamo contare su livelli di capitale e di liquidità particolarmente robusti, cui si affianca una qualità degli attivi che resta elevata. L’assenza, per il momento, di particolari segni di deterioramento, impone tuttavia di presidiare l’andamento degli impieghi in ottica prospettica considerando pure i possibili peggioramenti di scenario. I dati che riportiamo sulla qualità del credito confermano la resilienza del tessuto economico nel quale siamo inseriti, che beneficia degli investimenti fatti nell’innovazione di prodotto e di processo e che, pure con il supporto dei nostri servizi, ha sviluppato i mercati esteri».

I dati salienti della trimestrale

Per quel che riguarda i numeri, l’utile netto è cresciuto come detto di oltre il 130%, grazie al forte incremento dei proventi dell’attività bancaria caratteristica che si attestano a 958,5 milioni (+27,2% rispetto al 30 settembre 2022; margine di interesse +40,1% e commissioni nette +5%). Gli oneri per la stabilizzazione del Sistema bancario risultano pari a 40,8 milioni.

La raccolta diretta da clientela risulta pari a 39.647 milioni, (-5,1% rispetto a fine 2022; +1,4% rispetto a fine giugno) e continua a risentire in particolare della contrazione della raccolta a vista che tuttavia, con riferimento alla componente retail, è stata totalmente riposizionata su altre forme tecniche (prestiti obbligazionari e depositi vincolati) offerte dalla banca.

Sul fronte dei crediti verso la clientela, i finanziamenti si sono attestati a 32,676 miliardi, in decremento (-1) rispetto ai 33,02 di fine 2022. Le erogazioni del periodo si sono attestate a circa 3,4 miliardi, in linea con gli obiettivi.

Infine, i ratios patrimoniali si mantengono su livelli elevati, con un significativo buffer rispetto ai requisiti regolamentari. Nella versione phased-in, il CET1 ratio e il Tier1 ratio si posizionano al 16,3%, mentre il Total Capital ratio risulta pari al 18,8%. In versione fully loaded i coefficienti segnano rispettivamente 16,2% e 18,7%. Tali ratios sono esposti tenendo conto della quota parte dell’utile di periodo destinabile ad autofinanziamento, la cui inclusione nei fondi propri è soggetta ad approvazione da parte del Supervisore.

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