Ruba cellulare sulle piste da sci: la polizia lo becca in meno di un'ora
Immediata risposta della Polizia di Stato alla richiesta di una sciatrice derubata.
Il personale della Polizia di Stato del Servizio di Sicurezza e Soccorso in Montagna impiegato quotidianamente nell’espletamento di una forma specializzata di controllo del territorio nei comprensori sciistici più importanti della Provincia che, non di rado, sono operativi anche fuori dalle piste.
Cellulare rubato
In particolare, dalla Questura raccontano cheil 22 febbraio 2024 gli operatori del team di Livigno in meno di un’ora hanno recuperato e riconsegnato alla proprietaria un telefono cellulare sottratto in una delle aree ristoro del comprensorio sciistico.
La donna accortasi del furto ha avvisato i poliziotti sciatori che, tramite localizzazione GPS, hanno rintracciato il telefono che risultava in movimento in strada, più precisamente in centro a Livigno. Uno dei poliziotti è sceso a valle e, tolti gli sci, ha raggiunto in bicicletta l’area individuata, guidato telefonicamente da un altro operatore che in tempo reale visualizzava gli spostamenti del dispositivo telefonico da ricercare.
Tramite segnale GPS il telefono è stato localizzato nella zona della rotonda di via Bondi nei pressi della fermata dell’autobus. Vista la presenza di numerosi sciatori in attesa di prendere l’autobus, il poliziotto ha atteso la partenza del bus chiedendo aggiornamenti su eventuali spostamenti del dispositivo, ma per ben due volte il segnale è restato fisso alla fermata.
Rimasti meno di dieci passeggeri in attesa di essere trasportati, l’operatore si è avvicinato ad uno sciatore sospetto e ha fatto squillare il telefono da ricercare. L’uomo ha iniziato ad agitarsi e a mostrare imbarazzo e, alla richiesta del poliziotto di consegnargli il cellulare, ha estratto il telefono dalla tasca interna della giacca da sci scusandosi per averlo sottratto alla donna.