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24Ore per il Signore a Sondrio: il Cardinale Cantoniconclude con un appello alla riconciliazione e alla vita nuova

Il messaggio chiave, ispirato al tema "Camminare in una vita nuova", promosso da Papa Francesco, ha sottolineato l'importanza di rimettere al centro della vita della Chiesa il sacramento della riconciliazione

24Ore per il Signore a Sondrio: il Cardinale Cantoniconclude con un appello alla riconciliazione e alla vita nuova
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Il 9 marzo il vescovo di Como, cardinale Oscar Cantoni, ha presieduto la Santa Messa nella Collegiata dei santi Gervasio e Protasio di Sondrio, concludendo l'iniziativa "24Ore per il Signore". Il tema scelto da Papa Francesco per l'evento del 2024 è "Camminare in una vita nuova" (Rm 6,4), con l'obiettivo di riaffermare il sacramento della riconciliazione nella vita della Chiesa. L'undicesima edizione si propone di rimettere al centro il messaggio evangelico della misericordia di Dio, sottolineando che davanti a Dio, nessuno troverà un giudice, ma un padre accogliente. Il cardinale Cantoni ha tenuto un'omelia sottolineando l'importanza di convergere verso scelte pastorali esigenti e di puntare su iniziative che rispondano ai veri desideri dei fedeli.

24Ore per il Signore

Qui di seguito il testo dell’omelia del cardinale Oscar Cantoni.

Ricordiamo che in serata, alle ore 20.30, nella chiesa del Sacro Cuore, il cardinale Cantoni, sempre a Sondrio, incontrerà 110 coppie in cammino verso il matrimonio cristiano.
Sono qui in questa vostra Collegiata per accompagnarvi nell'occasione della "24Ore per il Signore" che papa Francesco ha istituito già da 11 anni e che viene proposta a tutta la Chiesa nel mondo intero.

Come vorrei che questa iniziativa del Papa fosse accolta prontamente e con entusiasmo dalle parrocchie, o secondo le opportunità, nei diversi vicariati.
A volte mi domando perché facciamo così fatica a introdurre questa tradizione così promettente, quale è la “24Ore per il Signore”, forse perché crediamo di essere più efficaci con proposte meno impegnative e più facilmente accolte dalla gente.

Non è più il tempo di curarci di tante attività accattivanti. lasciamo che altre agenzie educative le assumano per coloro che le desiderano. Noi cerchiamo piuttosto di convergere e di puntare su queste scelte pastorali esigenti, ma che in fondo corrispondono ai veri desideri di quanti dalla Chiesa cattolica richiedono luce, forza e consolazione. E ben sappiamo che queste riserve di energia non sono opera nostra, ma sono frutto della sola grazia di Dio.

Scopo della “24Ore per il Signore” è di rimettere al centro l'Eucaristia e nello stesso tempo il sacramento della Riconciliazione, nella certezza che con il perdono, avremo ritrovato il Padre misericordioso, che accoglie, consola e indica il cammino per rinnovarsi.

Abbiamo ascoltato, nella lettura del vangelo di oggi, il dialogo notturno di Gesù con Nicodemo, un uomo che è in sincera ricerca di Dio. Per questo incontra volentieri il Signore Gesù e discute con lui, interrogandolo.

Ed ecco la rivelazione di Gesù.

Dio ha tanto amato il mondo da mandare tra noi suo figlio Gesù. Egli si è fatto uomo come noi, assumendo la nostra debolezza, perché impariamo da Lui, il figlio amato, a vivere da veri figli, in piena comunione con il Padre.

La vita filiale con Dio non si traduce in opere straordinarie. Si tratta piuttosto di vivere in pienezza la nostra umanità accogliendo, giorno dopo giorno, la sua volontà, senza scappare dalle sollecitudini ordinarie, che fanno parte della vita di tutte le persone.

Siamo liberi di accettare, ma anche di rifiutare l'invito del Signore, mentre egli ci rassicura che chi vive secondo la volontà di Dio, giunge alla pienezza della luce, di cui nessuno può fare a meno.

Impariamo a lasciarci amare da Dio perché noi, a nostra volta, possiamo rispondergli con lo stesso amore con lui ci ama. Egli ha dato la sua vita per noi, insegnandoci in che cosa consiste l'amore vero e come possiamo essere simili a lui. Accettando di amare a nostra volta, ma in modo sacrificale, senza rifiutare le nostre croci quotidiane, quelle da cui vorremmo facilmente scappare, illudendoci che, se fossimo altrove o con la presenza di gente diversa, sarebbe più facile la nostra somiglianza con Gesù.
Impariamo nel confronto con Gesù a vivere la vita nuova che Dio promette ai suoi figli nella misura in cui noi ci fidiamo di lui e seguiamo i suoi comandamenti.

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