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Cavalcavia del Trippi, la battaglia continua

La sindaca Barbara Baldini ne ha parlato in Consiglio comunale

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La battaglia dell'Amministrazione comunale e della popolazione di Montagna contro la realizzazione del cavalcavia in località Trippi  non si ferma, anzi prosegue con sempre più forza. In Consiglio comunale lunedì sera, ieri, 11 marzo 2024, la sindaca Barbara Baldini ha annunciato che a breve vi saranno altre importanti iniziative per sensibilizzare ulteriormente l'opinione pubblica.

A inizio aprile prevista una nuova campagna

"Per il prossimo mese il Comitato spontaneo "No tangenziale" sta già preparando un'importante iniziativa, ma sulla quale al momento non possono ancora fornire i dettagli. Inoltre molti altri saranno gli eventi in programma e siamo sicuri che saremo in tanti. Iniziative nate con lo scopo per dare voce ai cittadini arrabbiati". In occasione del Consiglio la prima cittadina ha riferito che a oggi sono ben 1200 le firme raccolte tramite la petizione promossa dal Comitato spontaneo "No tangenziale", circa due mesi fa.

Anche i comuni limitrofi si uniscono alla battaglia

“La petizione è indirizzata a me e provvederò a inviarla al Commissario straordinario per le opere olimpiche Fabio Massimo Saldini e all'assessore regionale alla Montagna Massimo Sertori. Contavo di spedirla in questi giorni, ma i promotori della petizione hanno chiesto di prolungare i tempi della raccolta, visto che vogliono aderire anche persone dei comuni vicini".

"Pericoli per chi si immette in tangenziale da Montagna verso Sondrio"

Baldini ha tuonato: "L'intervento di cui c'è il progetto definitivo è inefficace per risolvere i problemi viabilistici e oltretutto non poterà a un maggiore fluidità del traffico. Anzi. Non siamo né geni né tecnici, ma ci vuole ben poco per capire che con la costruzione del cavalcavia si andranno ad "intasare" le vie interne non solo di Montagna ma anche dei comuni limitrofi; tali strade non hanno il calibro adeguato per sopportare tutto il carico veicolare che si teme si avrà. Ciò porterà ripercussioni sulla qualità della vita e dell'aria delle zone residenziali oltreché potenziali rischi per i pedoni. Inoltre ribadiamo per l'ennesima volta la pericolosità della corsia di immissione in tangenziale per chi da Montagna Piano deve dirigersi verso Sondrio. Oltre a affrontare una curva secca, gli automobilisti dovranno farsi il segno della croce, perché manca nel progetto la corsia di accelerazione. Non oso pensare a cosa possa capitare visto che sulla tangenziale si viaggerà a velocità sostenuta".

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